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Elba Oggi
Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il Parco avverte: Lacona non si tocca. Ma c'è chi compra ad un'asta un pezzo delle famose dune
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"Giù le mani dalle dune di Lacona!" Lo slogan è stato ripetuto più volte in passato ma pare che vi siano sempre coloro che sperano di… "aggirarlo in qualche modo. Ed il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano non manca invece di ribadire il concetto, magari con espressioni più garbate ma non per questo meno determinate. "E’ maturo il tempo – dice, ad esempio il presidente del Parco Giuseppe Tanelli – per abbandonare su Lacuna eventuali mire speculative. Il Parco userà tutti gli strumenti legislativi e politico-culturali di cui dispone per impedire attentati e speculazioni. Difenderemo in tutti i modi - continua il presidente - un bene comune per la cui salvaguardia, grazie alla sensibilizzazione fatta dalle Associazioni ambientaliste, si è ormai creata una consapevolezza ed un impegno diffusi". Difesa dell’ambiente dunque, anche nelle parole del presidente, come base dell’economia e della qualità della vita degli elbani. Il concetto è stato ribadito dopo che nei giorni scorsi (il 31 maggio) si è svolta a Livorno la vendita all’asta, per pubblico incanto, di un lotto di circa un ettaro di terreno, situato proprio nel sistema dunale di lacuna, affianco al celebre Pinone.
All’asta ha partecipato anche lo stesso Parco. Va sottolineato inoltre che il terreno rientra nei confini dell’area protetta e che su di esso si trovano dei piloni resti di un tentativo di edificazione fallito. E’ la quinta volta che questo terreno va all’asta. Nei precedenti tentativi gli acquirenti che si erano aggiudicati il lotto poi rinunciarono, perdendo anche il deposito cauzionale.
Adesso ha vinto l’asta una società di Piombino (la Snc Piazza Bovio di Catanorchi Fabiola e C., costituitasi il 30 maggio 2001) che ha offerto 510 milioni. Naturalmente ci chiediamo: come finirà stavolta… date le premesse?
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