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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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18 ottobre: "Uno sciopero per l'Italia"
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Non è difficile capire che il mondo di tutti gli esseri viventi e a maggior ragione quello degli uomini sia privo di esistenza intrinseca: ogni situazione politica, economica, sociale, di un qualsiasi luogo, non nasce separatamente alla situazione politica, economica e sociale del resto del mondo.
Ma anche se rivolgiamo la nostra attenzione semplicemente alla Val di Cornia possiamo osservare che l'economia della nostra zona è fortemente interdipendente ovvero, ogni negozio, ristorante, pub, ed altre attività sono strettamente collegate con le medie e le grosse imprese.
Sappiamo che i commercianti hanno i loro problemi, hanno forti tasse da pagare, affitti, orari impegnativi di lavoro, vendite che in certi momenti sono buone ed in altri lasciano a desiderare; siamo coscienti che oggi aprire un attività in proprio è certamente più rischioso e più difficile rispetto a molti anni fa.
Il Governo Berlusconi, modificando lo statuto dei lavoratori, non da solo un calcio a tutte le lotte, i sacrifici, le conquiste che nel passato hanno visto anche morire uomini per ottenere ciò che gli spettava ma, compromette anche l' economia di zone come la nostra dove i negozi esistono anche grazie agli acquisti di operai e lavoratori dipendenti.
Togliere la sicurezza del posto di lavoro significa aprire le porte ai compromessi, vuol dire togliere dignità alle persone, quelle persone che molto spesso riempiono pizzerie, ristoranti, pub, quelle persone che vanno nei negozi a fare la spesa e che bene o male contribuiscono a far si che tutte queste attività continuino ad esistere, in particolar modo in inverno quando il turismo è latitante nella nostra zona.
Morte tua, morte mia, questo è il nuovo detto del nostro territorio perché se vivremo in un mondo di interinali e di precari, dove sindacalmente non esisterà più alcun potere, anche i negozi inevitabilmente subiranno cali di vendite: un dipendente che sa di non pter contare su una sicurezza economica, tenderà a limitarsi nel comprare, specialmente cose che non sono di prima necessità.
Non scioperare vuol dire fregarsene dei morti sul lavoro, fregarsene della dignità dei lavoratori, vuol dire non capire l'importanza di questa lotta. Quindi noi Giovani comuniste/i invitiamo i commercianti ad interrompere la vendita almeno quando passerà il corteo, ad esporre cartelli che dimostrino il vostro appoggio a tutti i lavoratori che transiteranno per le vie di Piombino.
Sarebbe molto bello che gli studenti venissero a manifestare assieme ai genitori perché anche il loro futuro è in pericolo, ma ancora invitiamo i pensionati, le casalinghe, ogni persona a manifestare, tutti sono chiamati, nessuno è escluso un altro mondo è in costruzione dobbiamo costruirlo insieme.
Giovani comunisti (Piombino - Elba - Val di Cornia) |
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