Al Forum Sociale Europeo di Firenze è stata portata avanti l'esperienza primigenia di Porto Alegre: una città, un municipio, che accolgono ed ospitano una moltitudine di cittadini di tutto il mondo che vogliono discutere, criticare, denunciare e proporre, sensibile alle questioni internazionali quanto a quelle locali, consapevole dei legami invisibili tra potere e interesse economico e di quanto questo legame determini conflitti, ingiustizia sociale, distruzione sistematica dell'ambiente in tutto il mondo.
Una moltitudine composta da individui, associazioni, organizzazioni non governative, movimenti, che si muove ed agisce in virtù di una coscienza collettiva, planetaria, con la consapevolezza che il futuro di tutti noi è in pericolo se non saranno attuate nuove politiche tra gli Stati che riequilibrino il predominio, soprattutto economico, degli stati più ricchi a danno dei più poveri, i Grandi8 appunto, che in molti casi altro non sono che il braccio diplomatico o armato delle Multinazionali per la speculazione legalizzata delle risorse del Pianeta.
A Firenze c'eravamo anche noi elbani, e non solamente per dire No alla guerra ma anche per confrontarci con una realtà che sempre più sta maturando anche in Italia. Una moltitudine frizzante e attenta, spesso tagliente e critica, ma con visioni lucide e profonde di come e perché questo mondo dovrebbe cambiare.
Siamo arrivati in città a scaglioni, alcuni già martedì 5 novembre, seguendo conferenze e dibattiti che ritenevamo particolarmente interessanti, aggirandoci per gli stand pieni di libri, foto, magliette, prodotti equo solidali. Ma anche aiutando il Firenze Social Forum attraverso il Media Center o per la registrazione e accredito di relatori, giornalisti, etc.
Molte le iniziative culturali a sostegno o di contorno all'evento, sempre caratterizzate da civiltà e da rispetto per la città di Firenze e per l'organizzazione che ha gestito l'evento. Sabato 9 novembre, alla manifestazione, c'eravamo anche noi, cantando , ballando, suonando, col nostro ormai logoro striscione "Globalizziamo i Diritti" e con la bandiera della Pace, la bandiera che più ci piace. C'eravamo perché anche all'Elba crediamo che sia possibile un mondo diverso e migliore.
Gian Carlo Diversi
Elba Social Forum |