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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Un aereo... per la cicogna
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Non rimaneva altro da fare. Troppo rischioso liberare l'animale in Toscana e lasciare che, tutta sola, riprendesse il suo viaggio verso sud. Parliamo di una cicogna bianca che si era messa nei guai nelle campagne Sarzana, nei pressi di La Spezia, intossicata per aver ingerito con il cibo dosi massicce di erbicidi che ne avevano debilitato l'organismo.
Sembrava spacciata quando i volontari del Wwf l'hanno affidata al Centro recupero uccelli Marini e Acquatici Lipu di Livorno, dove, grazie alla perizia di tutto lo staff veterinario e alle cure dei volontari del Centro, si è ripresa lentamente riacquistando forze e capacità di migrare.
Ma una cicogna isolata, nel percorrere più di metà della penisola italiana, si sarebbe presa almeno una ventina di fucilate. Davvero un peccato vanificare così gli sforzi per guarirla e renderla nuovamente adatta alla vita selvatica. A quel punto la scelta coraggiosa, provocatoria e simbolica delle strutture toscane di Lipu e Wwf di far volare in aereo la cicogna facendola passare proprio sopra il naso di chi dedica il tempo libero ad ammazzare animali.
Così la cicogna è tornata in Tunisia, dove ha ritrovato la libertà e le altre cicogne in una zona umida protetta, il Parco Nazionale di Ichkeul, e da dove proseguirà poi nel suo viaggio verso la fascia sub-sahariana del Sahel, per trascorrere l'inverno, alla larga dalle doppiette italiane che spesso portano la morte anche all'estero, in trasferta.
Questa singolare missione è stata possibile grazie al contributo della Locman, azienda elbana leader nel mondo nella produzione di orologi che, sostenendo l'intera operazione, ha messo a disposizione della cicogna e di una piccola delegazione mista Lipu e Wwf anche il proprio aereo.
Decisivi anche i contributi dell'Associazione volomotoristica elbana i cui piloti hanno guidatoo l'aereo da volo da Pisa a Tunisi, dell'Association les Amis des Oiseaux, tunisina, per l'assistenza che ha dato nell'organizzazione del progetto, della Provincia di Livorno ed della Direzione Generale Foreste tunisina per le autorizzazioni al rilascio della Cicogna.
L'operazione ha vuole anche attirare l'attenzione sulla difficile opera dei Centri Recupero gestiti dalle due associazioni, che, ogni anno, si trovano a far fronte a continue emergenze, curando migliaia di animali, quasi sempre appartenenti a specie protette e minacciate, feriti a fucilate, intossicati, imbrattati da sostanze chimiche.
L'Italia, ricordano Wwf w Lipu, è infatti sempre più un paese pericoloso per gli uccelli che l'attraversano: l'abbattimento dei rapaci e dei grandi veleggiatori sullo Stretto di Messina come la strage dei piccoli uccelli nelle Valli bresciane, situazioni dove le due associazioni collaborano in campi antibracconaggio, ne sono l'esempio più eclatante.
"La caccia in Italia - denunciano - gode ormai di un generale clima di deregulation a colpi di deroghe, abbattimenti selettivi senza criterio né motivi di ordine tecnico scientifico, allargamento delle liste delle specie cacciabili e indebolimento dei controlli. Stato e regioni ormai gareggiano nella svendita del patrimonio naturale in cambio di consensi e di questo beneficiano cacciatori e bracconieri sempre più sfacciati e tracotanti". |
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