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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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La Faita interviene sul trasporto marittimo
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Nonostante tutte le associazioni di categoria, nessuna esclusa, dell'isola d'Elba abbiano pubblicamente sostenuto l'iniziativa di alcuni imprenditori elbani di costituire una nuova società di navigazione che possa affiancarsi alle due già esistenti (Toremar e Moby Lines) e nonostante la Comunità Montana dell'Elba e Capraia, attraverso i suoi vertici, abbia dichiarato di essere addirittura disposta ad acquisire un certo numero di quote della nuova società, l'Autorità Portuale di Piombino ha già detto che l'attivazione della nuova linea non sarà possibile almeno fino al 2004.
Questo, in verità, non ci sorprende. I motivi, poi, sono sempre gli stessi, prevedibili: lavori in corso, insufficiente numero di banchine disponibili, esigenze del traffico commerciale. Qualcuno, addirittura (e non è la prima volta che sentiamo questi discorsi, ma ritenevamo che ormai fossero stati accantonati per sempre), ha parlato di problemi di sicurezza nel canale, correlati ad un eccessivo movimento di traghetti.
Certo, non è in questo modo che si aiutano l'Elba e gli elbani ad uscire da una congiuntura economica negativa che temiamo si protarrà per qualche anno e che, come tutti sanno, è dovuta all'interazione di vari fattori: la crisi economica europea, quella tedesca in particolare (già quest'anno si è verificato un consistente calo delle presenze tedesche), la concorrenza internazionale, il danno d'immagine che l'Elba ha subito dopo il nubifragio del 4 settembre scorso (con fotografie e servizi televisivi che hanno fatto il giro del mondo) i tanti problemi ancora purtroppo irrisolti.
Uno di questi problemi è quello dei traghetti. Le compagnie di navigazione, ovviamente, hanno il diritto di perseguire il proprio interesse. Questo è del tutto legittimo. Il problema, però, è che non sempre l'interesse delle compagnie coincide con quello degli operatori turistici e dell'economia elbana nel suo complesso.
Ad esempio, per quanto riguarda la nostra categoria, le alte e talvolta altissime tariffe nei fine settimana, anche in bassa stagione e specie in occasione di certi 'ponti', rappresentano un fortissimo disincentivo per quei camperisti o proprietari di roulottes che gradirebbero passare due o tre giorni all'Elba.
Con i soldi del traghetto, questi nostri potenziali turisti, trascorrono invece qualche giorno in uno dei campeggi della costa, sempre più attrezzati (grazie soprattutto ad amministrazioni pubbliche assai disponibili e tese a favorire lo sviluppo turistico). Una sapiente distribuzione di uffici pubblici di informazione turistica permette anche di "dirottare" una parte del traffico per l'Elba verso le strutture locali.
Ribadiamo: l'abbassamento delle tariffe marittime, che sono oggi tra le più care d'Europa, e anche il miglioramento qualitativo dei servizi sono possibili solo attraverso l'ingresso di nuovi operatori su un mercato che si trova oggi in una tipica situazione di oligopolio o, addirittura, di monopolio.
Ha fatto bene la Comunità Montana ad intervenire pubblicamente, ma dovrebbe proseguire in questa direzione operando le dovute pressioni sull'Autorità Portuale insieme ai Sindaci degli otto Comuni elbani, che ci sono invece sembrati, per ora, un po' assenti. Altrettanto dovrebbero fare le forze politiche elbane e anche i nostri rappresentanti nei vari enti locali e in Parlamento. Solo con il contributo di tutti è possibile avviare a soluzione questo ed altri problemi, che sono di importanza strategica per il futuro nostro e dei nostri figli.
Faita - Gruppo gestori campeggi Elba
Il Presidente
Alberto Sparnocchia |
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