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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Sociale: il governo taglia le risorse per la Toscana
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Oltre cinquanta miliardi di vecchie lire in meno: un taglio da 27 milioni e 600 mila euro sugli 88 complessivamente attesi, comprese le risorse regionali che sono invece aumentate."Avevamo messo in bilancio - spiega il vice presidente della Toscana, Angelo Passaleva - 13 milioni in più rispetto all'anno scorso come Regione, compresi i sei milioni e 400 mila euro di investimenti, e ci ritroviamo invece con 14 milioni in meno".
Sono queste le conseguenze riguardanti la Toscana dei tagli sul fondo sociale annunciati dal governo. Tagli che mettono a rischio servizi che ogni giorno sono prestati ad anziani, bambini, minori, disabili e tutte le fasce più deboli della popolazione. E' il vice presidente Passaleva a fare qualche esempio, durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il presidente dell'Anci Toscana Gianfranco Simoncini, il presidente di Federsanità Pier Natale Mengozzi, l'assessore alle politiche sociali di Pisa Carlo Macaluso e il presidente del Consiglio delle autonomie toscane e sindaco di Fiesole Alessandro Pesci.
"I tagli - ha spiegato Passaleva - potrebbero penalizzare innanzitutto l'assistenza domiciliare degli anziani, il funzionamento degli asili nido a rette invariate, i contributi concessi alle famiglie in situazioni di difficoltà, le quote pagate dai Comuni per chi, in là con gli anni o disabile, è ospite di residenze assistite. D'accordo sulla responsabilizzazione degli enti locali ma al momento non viviamo in un reale federalismo fiscale e sarebbe sbagliato e troppo semplice che, se il governo taglia i fondi, le Regioni o i Comuni cerchino nuove risorse attraverso magari nuove tasse".
"Il dimezzamento del fondo sociale - ha aggiunto Passaleva - ci è stato spiegato dal governo con due ragioni: servivano risorse per finanziare gli assegni dell'Inps destinati alle famiglie con almeno tre figli e mancavano risorse per garantire l'accesso alla prima casa alle giovani coppie. Progetti ed obiettivi condivisibili, ma che dovevano essere finanziati attraverso altre partite di bilancio e non sacrificando le risorse destinate ai settori più deboli della società".
"La situazione - gli ha fatto eco il presidente dell'Anci Toscana Simoncini - è tanto più grave se si pensa che in tutta Italia già erano stati tagliati dal governo 1800 milioni di euro di trasferimenti ai Comuni a cui si aggiunge ora questo ulteriore taglio di oltre 400 milioni di euro".
In Toscana per il 2002 erano arrivati dal governo 50 milioni e 600 mila euro: per il 2003 ne erano attesi altrettanti, invece saranno meno della metà. Nel 2002 la Regione aveva aggiunto ai trasferimenti statali 31 milioni di euro e aveva già deciso di aggiungerne 44 milioni e mezzo quest'anno, compresi 6 milioni e 400 mila di investimenti, che sono tutti confermati.
Degli oltre 81 milioni a disposizione per il 2002 il 75% era stato trasferito direttamente agli enti locali, il 18 per cento utilizzato per progetti decisi assieme ai Comuni e il 7 per cento gestito invece dalla Regione. Quest'anno ci saranno solo 67 milioni e mezzo di euro: 14 milioni in meno rispetto all'anno scorso (quasi il 21 per cento), nonostante che la Regione ne abbia messi 13 e mezzo in più.
"L'allarme - ha concluso Passaleva - è grave ed ampiamente condiviso. Vorremmo che fossero garantiti almeno i fondi dell'anno precedente. Erano fondi già iscritti nel piano del fondo sociale nazionale, che il ministro Maroni si era impegnato a mantenere davanti alla conferenza dei presidenti e che tutte le Regioni hanno tenuto di conto nell'approvare i propri bilanci". In tutta Italia l'anno scorso erano stati stanziati 771 milioni. Con il taglio del governo i trasferimenti scenderebbero a 350 milioni.
Scheda
Anziani
Nel 2005 i toscani con più di 65 anni saranno oltre 800.000. Molti sono in buona salute, ma c'è anche chi non sta troppo bene. In 14.321, di cui 9 mila non autosufficienti, sono stati ospiti l'anno scorso delle 373 residenze pubbliche o convenzionate sparse per la Toscana. Le rette sono pagate in buona parte dai Comuni, grazie anche ai fondi sociali della Regione. Minori risorse, per i tagli del governo, possono tradursi in minori domande accolte. A Firenze solo l'anno scorso sono stati spesi 57 milioni di euro per 1700 anziani. Ci sono poi i servizi di assistenza a domicilio e semiresidenziali, che l'anno scorso hanno aiutato altre 10 mila famiglie. La Regione nel 1999 ha speso per loro 101 milioni di euro.
Infanzia
Negli ultimi anni in Toscana la rete dei servizi per l'infanzia è cresciuta del 31,50 per cento. Rispetto al 2000 ci sono 74 nidi in più (oggi sono 365), ma sono più che raddoppiati anche i centri giochi, i nidi a domicilio o di condominio ed altre formule innovative. Erano 113 nel 2000, alla fine del 2002 sono diventati 235. Tutti assieme danno risposta a 16.318 bambini sotto i tre anni: il 19,64% della popolazione potenziale. |
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