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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il Parco cerca una sede (da quattro anni) ma fa i conti con la burocrazia
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La settimana scorsa accennavamo al fatto che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano starebbe attraversando un periodo... "difficile", delicato quanto meno, a causa della necessità di districarsi tra le maglie della burocrazia italiana. Lo dicevamo a proposito della tormentata nomina del Coordinatore, ma un’ulteriore conferma alle nostre riflessioni viene questa settimana su un altro tema: la sede provvisoria dell’Ente. Un breve promemoria innanzitutto: nel ’96 al momento della sua nascita il Parco, naturalmente, cercò subito una sede e, non avendola, disponibile affittò, in via appunto provvisoria, da un privato, un appartamento in una zona centralissima di Portoferraio. Non mancammo allora di notare come la scelta, certamente obbligata, dovesse essere al più presto cambiata in una soluzione definitiva: per un affitto certamente non basso (anzi... a quanto ci risulta abbastanza alto) il Parco non dispone infatti di locali adeguati. Ma si sa, all’Elba è difficile trovar casa... anche per un ente pubblico.
Ciò che meraviglia però è che il Ministero dell’Ambiente si faccia vivo adesso "bacchettando" il Parco per essere rimasto in quella costosa e inadeguata sede provvisoria. Meraviglia perchè l’Ente in effetti le ha provate tutte per "trovar casa" secondo i dettami della legge e delle proprie esigenze, solo che pare si sia visto chiudere tutte le porte in faccia.
Quando si dice la macchina della Pubblica amministrazione! ...della burocrazia fine a se stessa ed incapace di produrre qualcosa di concreto in tempi brevi! Queste, comunque, le tappe seguite dal Parco nella sua ricerca di un alloggio (è stato lo stesso Ente a comunicarci... il suo Calvario):
Il D.P.R. 22 luglio 1996 recita « Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Arcipelago Toscano individua le sedi dell’Ente stesso entro 60 giorni dal suo insediamento nel territorio dei Comuni ricompresi nel perimetro del Parco». Questo dettato, nonché le elementari esigenze di funzionamento hanno portato l’Ente ad individuare dal 1° novembre 1997 la sua sede provvisoria in via Guerrazzi 1;
Nel dicembre 1997 l’Ente Parco richiedeva alla Direzione Compartimentale del Territorio, sezione Demanio di Livorno, la disponibilità per la propria sede della Ex-Capitaneria di Portoferraio, manifestando l’intenzione dell’Ente all’esecuzione del completo restauro dell’edificio con propri fondi. Tale richiesta non è stata accolta;
Nel marzo del 1998 è stata inviata lettera a tutti i Comuni dell’Arcipelago, Provincia di Livorno e Grosseto, Comunità Montana e Regione Toscana, con invito a segnalare la disponibilità di eventuali immobili da destinare a sede del Parco;
Nel marzo 1998 è stata richiesta alla Direzione Compartimentale del Territorio la concessione per fini istituzionali dell’Ex-Tonnara dell’Enfola, che il Parco ha provveduto a restaurare con finanziamenti CIPE. Il rinnovo della richiesta di concessione è stato ribadito nel febbraio del 2000, aprile 2000 e gennaio 2001;
Nel luglio del 1998 è stata richiesta al Comune di Portoferraio la disponibilità del Forte Inglese. Acquisita la disponibilità del Comune, sono stati espletati i rilievi dell’immobile, non potendo quindi dar corso all’iniziativa, poiché l’immobile stesso non aveva le caratteristiche di legge, previste per gli uffici pubblici;
Nell’agosto del 1999 è stata richiesta la concessione di idonei locali per la sede del Parco e del CTA-CFS del Parco presso la Caserma Teseo Tesei. Tale richiesta è stata rinnovata nel gennaio del 2000 e quindi nel marzo del 2001. A tale richiesta il 18 giugno 2001 è stato risposto dall’Agenzia del Demanio, che ha incaricato un suo funzionario di istruire la pratica.
Riassumendo vale l’interrogativo della scorsa settimana: perchè in Italia ci vogliono anni per fare cose che, in altri Paesi, si fanno in qualche mese? La speranza, naturalmente è che l’Ente parco possa trovare sistemazione, assieme ad altre istituzioni, nel grande ed inutilizzato edificio che ospitava il dismesso Battaglione Allevi della Guardia di Finanza, vale a dire la caserma Teseo Tesei, cosa che l’Ente, come abbiamo visto ha richiesto ormai due anni fa (come volevasi dismostrare...) |
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