Celebrare la solidarietà attraverso piatti tipici dei paesi extracomunitari. Questo il progetto a cui hanno partecipato le classi della scuola media dell'Istituto Comprensivo di Portoferraio, valorizzando, in particolare, le conoscenze degli alunni provenienti da quei paesi.
L'iniziativa fa parte del progetto triennale sulla solidarietà, guidato dalla classe terza D con gli insegnanti di lettere, Laura Valentini, e di religione, Rita Rossi. Gli alunni elbani infatti, sin dalla prima classe, hanno preso coscienza del concetto di solidarietà e di come può essere tradotto nelle scelte quotidiane. Nel secondo anno il progetto ha avuto un respiro più ampio: la solidarietà con chi vive lontano da noi.
Durante l'anno scolastico i ragazzi hanno incontrato persone che in qualche modo si occupano di Terzo Mondo e da loro hanno appreso le difficili condizioni di vita di alcuni popoli e le possibilità di aiuto. Sono stati presenti Padre Carlo ed Emma, del centro missionario diocesano, Nunzio Marotti, insegnante di religione e collaboratore in progetti internazionali, Enrico e Desi, missionari laici in Mozambico.
Al termine dell'esperienza gli alunni hanno deciso di partecipare ad una iniziativa di solidarietà, finanziando un progetto per la piantumazione di Kaju in Mozambico, che ha visto coinvolte tutte le classi della scuola. Quest'anno, vista la numerosa presenza di bambini extracomunitari nell'istituto comprensivo del capoluogo elbano, i ragazzi hanno riflettuto su come essere solidali con chi vive vicino a noi ma proviene da Paesi lontani.
Dopo un'indagine sulla loro provenienza e sui motivi del trasferimento, la classe ha incontrato alcuni testimoni privilegiati. Don Franco Guiducci, diacono diocesano, ha parlato dei significati della solidarietà. Licia Baldi, responsabile dell'associazione elbana Dialogo ha aiutato a riflettere sulla presenza di detenuti extracomunitari nel carcere di Portazzurro.
Cinzia Salomoni, responsabile della cooperativa Arca, ha invece parlato dei problemi degli extracomunitari all'Elba, mentre Carla Gragnoli, responsabile della Caritas parrocchiale, ne ha presentato le attività facendo visitare la locale sede.
Dopo aver riflettuto e discusso sulle tematiche affrontate, gli alunni hanno indetto un giorno di festa nel quale i ragazzi, loro compagni, provenienti da paesi quali Albania, Marocco, Tunisia, Moldavia, Ecuador, Venezuela, Santo Domingo, Argentina, con l'aiuto delle loro famiglie, hanno preparato e offerto piatti tipici della loro tradizione. Lo stesso hanno fatto i bambini italiani e gli insegnanti. |