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Elba Oggi
Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il Made è vivo
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Sta girando un testo a Portoferraio (a firma Comitato Portoferraiesi) in cui si annuncia la scomparsa del Made, deceduto, dopo una lunga malattia e con causa finale il suicidio. Un tragico annuncio, senza che gli appartenenti al Movimento, si siano mai trovati per la circostanza al capezzale del caro estinto o abbiano mai ricevuto le condoglianze da amici e parenti.
La situazione è semiseria, non sappiamo se piangere per un riflesso condizionato alla portata dell'annuncio emozionale o arrabbiarci. Non faremo né l'una, né l'altra cosa, ma faremo almeno alcune considerazioni.
Il comunicato si scomoda di ripercorrere, a proprio modo, la storia del Movimento, il testo deride e offende gli appartenenti al Movimento e concentra l'attacco, tentando la demolizione dell'immagine di Giuliano Fuochi, con un accanimento che tradisce in realtà timore per l'unico avversario valido, temibile e organizzato, capace di opporsi, ad un progetto di gestione delle amministrazioni locali, inefficace, inconcludente e parassitario.
Timore che traspare anche nei confronti del Made, che già una volta è riuscito a mettere in un angolo chi presuntuoso e privo di qualità, voleva progettare uno sviluppo della città, completamente asservita ai poteri politici di oltre canale.
Nel testo inoltre sono offesi e brutalizzati i cittadini di Portoferraio che, liberamente e democraticamente, scelsero il voto per i rappresentanti del Made, alle amministrative del 1999. Nel comunicato questi cittadini sono definiti, per la loro preferenza, i degni abitanti di una Portoferraio paese degli zerri e delle perchie. Usando un disprezzo e un atteggiamento pericoloso, intriso d'odio, per chi osa essere diverso dal credo politico di questi soggetti.
In questi anni il Movimento è stato testimonianza di libero pensiero, lontano da condizionamenti, bavagli e guinzagli di sorta, uno strumento democratico messo a disposizione della cittadinanza, per avere una possibilità di scelta in più rispetto alla solita uniforme situazione dei partiti.
Un ruolo corretto esercitato nella vita democratica della nostra comunità, con il richiamo costante, ad un comportamento più indipendente degli elbani, nei riguardi di chi vuole l'Elba priva di una coscienza critica nella determinazione delle scelte fondamentali, altrimenti prese nei centri di potere lontani dall'Isola.
A decidere e annunciare la scomparsa o l'autoeliminazione del Movimento (ancora attuale per le necessità dell'isola come voce e pensiero autonomo della vita locale) non saranno certo inesistenti comitati, invenzione di quella parte della sinistra che non è mai cresciuta, nostalgica dell'estremismo senza speranza e di qualche scrivano ormai non più lucido nella capacità dell'analisi politica e del tutto privo di fantasia.
Spetterà agli appartenenti al Made, decidere quale impegno futuro potrà esserci, in una visione più generale delle attese di governo a Portoferraio, per le idee del Movimento e della sua azione elettorale.
Coordinamento Made |
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