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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Miele a rischio a causa della lotta alle zanzare
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Gli Apicoltori Elbani hanno scritto un'allarmata lettera alla Asl e ai comuni elbani per ricordare il rischio che corrono le api con le tradizionali misure di disinfestazione per mosche e zanzare che stanno iniziando in questi giorni.
La stessa Legge Regionale 95/69 dice espressamente: "è vietato eseguire qualsiasi trattamento alle piante legnose ed erbacee che possa essere dannoso alle api dall'inizio della fioritura fino alla completa scomparsa dei petali".
I trattamenti di disinfestazione dovrebbero essere eseguiti al di fuori di un raggio di circa 3 km. dagli alveari, ma questo spesso non avviene perché i centri urbani nei quali si fa la disinfestazione contro gli "insetti molesti", in una piccola isola come la nostra, sono spesso molto più vicini agli alveari.
Questo rischia di mettere in pericolo la sopravvivenza delle api e a rischio la purezza di un miele di grandissima qualità ottenuto con metodi biologici che prevedono proprio l'esclusione dell'uso di sostanza chimiche ed insetticidi.
Oggi esistono delle metodologie alternative che permettono di sostituire le molecole chimiche di sintesi impiegate durante la disinfestazione delle zanzare. In molti comuni, che hanno problemi dovuti alla proliferazione di zanzare molto più acuti che all'Elba, si stanno ottenendo dei buoni risultati impiegando il Bacillus thuringiensis israelensis, un batterio specifico contro le larve di zanzara, assolutamente innocuo per gli altri animali e per l'uomo.
Ma si hanno buoni risultati anche attraverso il trattamento, con prodotti antilarvali, dei tombini stradali e di quelli nei giardini privati e di tutte le piccole raccolte d'acqua (sottovasi, annaffiatoi, bacinelle, bidoni, ecc.).
La prevenzione resta, comunque, il piu' economico e miglior sistema di lotta: basta non creare ristagni d'acqua per evitare il proliferare delle zanzare. Eliminare i ristagni d'acqua di qualsiasi tipo (pozzanghere, barattoli, vecchi pneumatici, contenitori negli orti, ecc.) aiuta a difendersi dalle punture.
Per le mosche basterebbe ricordare che depongono le uova nei posti adatti allo sviluppo delle larve. Qualsiasi materiale organico umido in fase di decomposizione può essere sfruttato dalle larve per accrescersi. Ecco perche' la prima e piu' importante operazione per ridurre la presenza di questi pericolosi insetti e' quella di eliminare i luoghi di sviluppo.
Che cosa fare dunque? Ecco la risposta: chiudere ermeticamente i sacchi della spazzatura prima di metterli nei cassonetti di raccolta, tenere sempre chiusi i contenitori dei rifiuti organici, lavare periodicamente i contenitori dei rifiuti domestici, pulire ogni settimana gli allevamenti di animali domestici, fonte principale di sviluppo, interrare immediatamente i letami sparsi nei campi.
In questo modo si riduce notevolmente l'impiego di insetticidi che non risolvono il problema in modo definitivo e sono sempre nocivi per le api innanzitutto ma anche per pipistrelli, rondini ed altri uccelli insettivori e, infine, anche per l'uomo.
Chiediamo ai comuni di non risolvere tutto con la semplice disinfestazione normata con delibere che quasi nessuno legge e che contengono obblighi che pochi osservano, ma di avviare una reale opera di informazione dei cittadini, di cura del territorio urbano e di rispetto per l'allevamento delle api, usando metodi di lotta biologica e abbandonando gli insetticidi chimici.
Legambiente Arcipelago Toscano |
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