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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Una discarica nel cuore del Parco
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E' forte la denuncia di Legambiente sullo stato di degrado e di abbandono dell'area del Puppaio, località presso Rio Marina, destinata fin dall'agosto 1999 a "piattaforma" per l'attività di stoccaggio provvisorio degli inerti non pericolosi provenienti da costruzioni e demolizioni.
Tutto questo però è stato funestato fin da subito da molte vicissitudini, tra cui il fallimento della cooperativa "Lavoro e Territorio", gestore del servizio, e il sequestro dell'area da parte del corpo Forestale dello Stato, che tuttora permane.
"Oggi la zona del Puppaio - denuncia Legambiente - è divenuta una vergognosa discarica abusiva di rifiuti di ogni genere: asfalto, eternit, ferraglie, fusti di olio, infissi, plastiche... mischiati e sotterrati tra detriti edili e terra, il tutto in un indecente stato di abbandono e degrado, ammucchiato selvaggiamente e sparso in una zona di grande valore paesaggistico ed ambientale (è presente la Pernice Rossa), vicino ad un'azienda agricola e lungo un sentiero panoramico, purtroppo ancora sbarrato dal Demanio, che corre nel Parco Minerario, costeggiando i laghetti "rossi" immortalati nei depliant turistici".
Legambiente chiede a tutti gli Enti che firmarono il protocollo d'intesa del 1999, ossia i Comuni elbani, la Comunità Montana, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana e il Parco Nazionale, ognuno secondo le proprie competenze e responsabilità, di intervenire immediatamente.
E' importante insomma, secondo Legambiente, che venga presa al più presto ogni iniziativa volta a sanare questa "vergogna ambientale e paesaggistica, questo errore che va corretto al più presto".
Il Comune di Rio Marina risponde a stretto giro di posta, ricordando che il problema degli inerti era stato sollevato con estrema urgenza dagli imprenditori edili dell'intera Isola e che la soluzione del Puppaio (che in passato aveva ospitato una discarica di Rsu del territorio comunale) era stata proposta dal Comune di Rio Marina e concertata con gli altri Comuni elbani, la Provincia, dalla Comunità Montana, il Parco Nazionale, e aveva ricevuto il sostegno pubblico dalla stessa Legambiente.
La piattaforma degli inerti del Puppaio quindi, nel 2000, era rientrata nel "Piano di Gestione dei rifiuti urbani" della Provincia come impianto a servizio dell'intera Isola d'Elba.
Ironizzando un po' sui "tardivi sforzi degli ambientalisti" e ricordando la "perfetta solitudine" nella quale l'Amministrazione riomarinese ha lavorato per arrivare alla soluzione della vicenda, il Comune preannuncia per giovedì prossimo, nel sito del Puppaio, un sopralluogo congiunto fra i tecnici della Provincia e del Comune ed i responsabili della nuova ditta aggiudicataria dell'attività, per studiare le possibili misure di bonifica e riattivazione del sito, previo, ovviamente, il necessario dissequestro dell'area.
Che nell'area del Puppaio si fossero svolte attività non autorizzate e pericolose, lo dimostra non solo il rapporto del Corpo Forestale dello Stato e dell'Arpat, ma uno stesso provvedimento comunale del 4 maggio 2003, che ordina ai legali rappresentanti della Società Cooperativa "Lavoro e territorio" (lo ricordiamo, fallita) di "eliminare immediatamente ogni possibile pericolo per la pubblica incolumità e di ripristinare lo stato dei luoghi".
L'ordinanza del Sindaco ha riversato i suoi effetti sulla nuova Società aggiudicataria dell'autorizzazione, che si è impegnata con il Comune Rio Marina ad iniziare la messa in pristino dell'area secondo uno schema da concordare con l'Arpat, prevedendo la riattivazione dell'area in tempi brevi, nel rispetto della normativa vigente sui rifiuti.
Intanto, ricorda Legambiente, è stato aperto un analogo impianto a Colle Reciso, vera e propria piattaforma comprensoriale di stoccaggio e frantumazione, nella stessa zona centrale dell'Elba.
La Cna dell'isola d'Elba, per esempio, annuncia l'intesa intervenuta con la società Sales, per il conferimento agevolato dei materiali inerti (quelli appartenenti a precise categorie merceologiche, derivanti da opere di costruzione, demolizione e scavo) presso l'impianto di Colle Reciso, ipotizzando per il futuro "una diminuzione generalizzata delle tariffe, della quale tutte le imprese che operano sull'isola potranno beneficiare". Le tariffe scontate, per il momento, verranno praticate alle sole imprese associate alla Cna.
(M. B.) |
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