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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il Ferragosto negato
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Spiagge affollate e bagnanti sotto il sole serrati come sardine. Sono immagini sotto gli occhi di tutti che, specie a ferragosto, diventano l'incarnazione dell'universale diritto alla villeggiatura. Tutti al mare insomma.
Ma le cose stanno diversamente. Solo il 38% delle spiagge (i dati sono della Guida blu di Legambiente e Touring Club) ha servizi e strutture tali da rendere agevole e piacevole la permanenza dei portatori di handicap.
E' proprio Legambiente a denunciare questo "ferragosto negato" per la gran parte di quei 3 milioni di italiani diversamente abili. Anche per chi sceglie una vacanza diversa dal mare: dei 27 Parchi nazionali del paese, infatti, solo 10 hanno ridotto in modo consistente o eliminato le barriere architettoniche prevedendo, oltre ai servizi igienici e punti ristoro adeguati, anche piste carrozzabili in legno o mancorrenti per ipovedenti.
La situazione non è migliore poi neanche se parliamo di musei: un sesto solamente di quelli più importanti apre le sue porte anche ai portatori di handicap.
Le persone diversamente abili in Italia, come dicevamo, sono quasi tre milioni (circa il 5% della popolazione). In un sondaggio di due anni fa, curato da Tv Sat 2000, Il 79% di loro lamenta gravi difficoltà di accesso alle spiagge.
Il 51% degli intervistati temeva che "non si favorisse l'accesso dei disabili in spiaggia e ai luoghi di svago per non urtare la sensibilità della clientela". Per il 33%, invece, le difficoltà di accesso ai luoghi balneari asarebbe una pura dimenticanza legata ad una scarsa cultura e al rispetto dei diritti di tutti.
Particolare attenzione, ricorda ancora Legambiente, va prestata a coloro che non vanno in vacanza: ogni anno si parla di una cifra che oscilla attorno al 40-50% degli italiani. Di questi circa il 2% (è il risultato di una ricerca commissionata dall'Enea) resta a casa solo perché nel progettare viaggi incontra difficoltà legate, appunto, a barriere architettoniche. |
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