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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Incendi boschivi: che fare?
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Nell'attuale situazione in cui il territorio della nostra penisola subisce vessazioni di ogni tipo, per quanto ne sappiamo dalla stampa, possiamo continuare a dire: "Tutto cambia, niente cambia". Il problema del controllo del territorio è, innanzitutto, di importanza nazionale, ma per il momento soffermiamoci sull'Isola d'Elba.
Dopo l'alluvione catastrofica dell'anno passato e i roghi di metà agosto di quest'anno, con riferimento particolare alle zone di San Piero e di Seccheto, ecco ritornare gli incendi di fine stagione nel versante est del Comune di Campo nell'Elba.
Sono inorridito e preoccupato per la grave situazione che sembra perdurare nel tempo. Non solo continuano i danni alle cose e alle persone ma anche, purtroppo, vi sono dei morti. E quest'anno, nell'incendio nell'area collinare presso La Pila (La Galea) a qualche chilometro da Marina di Campo, c'è stato davvero il morto, più precisamente è morta una turista.
Ma che cosa si è fatto negli ultimi anni? Come si controlla il territorio elbano? Quali sono i Piani di intervento e come sono coordinati? Quali sono le risorse assegnate? Si stanno sviluppando dei Programmi innovativi con moderna tecnologia e basati su sistemi avanzati? I media non parlano o scrivono di questo ma solo di piromani e di interessi privati legati alla distruzione del territorio.
Si parla o scrive poco del prima e del dopo evento ma solo dei vari momenti del durante. Si affronta la situazione senza una visione progettuale basata soprattutto sulle risorse assegnate, sulla programmazione, sul coordinamento delle diverse attività di piano (azioni preventive, azioni di intervento diretto, azioni correttive) nei diversi livelli di emergenza.
Da anni molti hanno l'impressione che si viva alla giornata e non si abbia un effettivo controllo del territorio che eviti o riduca i danni causati dagli eventi calamitosi. Forse è carenza di informazione, forse e mancanza di chiarezza, forse è mancanza di efficienza...
E' necessario che tutti i cittadini si sentano coinvolti partecipando, nelle diverse forme, alla difesa del territorio come pure si sentano protetti dalle istituzioni. Indubbiamente, come spesso avviene, anche in questi ultimi giorni si sono vissuti grandi momenti di impegno civile: si è vista l'attiva partecipazione di talune forze istituzionali come pure il sacrificio di alcune organizzazioni e l'emotivo affiancamento di singoli cittadini. Questo è molto bello, encomiabile ma non sufficiente. Raffaele Sandolo |
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