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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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L'Elba ad Oxford
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Ad una azienda elbana che opera nel campo della produzione di strumentazioni elettroniche, la ElbaTech, la prestigiosa università di Oxford ha commissionato la realizzazione di un prodotto innovativo, una speciale versione di uno strumento per l'indagine microscopica delle superfici...
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Finalmente la tecnologia "Made in Elba" varcherà i confini nazionali ed approderà all'Università di Oxford. A rappresentare l'isola in questa prestigiosa avventura sarà la ElbaTech Srl, un'azienda di Marciana.
Si tratta di una società nata solo tre anni fa ed oggi affermata come realtà produttrice di strumentazione elettronica e di apparati di precisione nel campo della ricerca scientifica e tecnologica. ElbaThech è stata infatti chiamata dalla sopra citata Università a realizzare un prodotto innovativo, una speciale versione di uno strumento per l'indagine microscopica delle superfici basato sulla moderna tecnologia Afm (Atomic Force Microscopy) e denominato SpMagic ( www.spmagic.it ).
La forza di ElbaTech è la stessa delle più dinamiche piccole e medie imprese italiane, che riescono a coniugare un elevato livello tecnologico con una maturata flessibilità, il che rende possibile adeguare ed ottimizzare il prodotto in virtù di specifiche esigenze del cliente.
Questi riceve, al contempo, una garanzia di qualità, data dall'effettivo livello tecnologico, e di versatilità di prodotto, offerta dalla cura prestata nell'adeguarlo alle sue necessità specifiche.
Per questo connubio aziende come ElbaTech vengono privilegiate rispetto a ben più grandi competitori sul mercato, la cui dimensione è spesso indice di affidabilità, ma ostacolo nell'adattare soluzioni a problemi particolari.
Con questo apparato gli Ultra Fast Laboratories del Dipartimento di Engineering Science (nella persona del Dr. Chris Stevens) potranno realizzare indagini morfologiche su nanotubi di carbonio, l'ultimo baluardo dell'elettronica di frontiera che nei prossimi anni sostituirà, con tutta probabilità e in svariate applicazioni, il silicio usato oggi nella realizzazione dei circuiti integrati.
Dopo che la stessa scelta era già stata operata dalla Scuola Normale Superiore di Lione, la preferenza accordata all'azienda elbana dall'Università inglese consolida la presenza sul mercato dei prodotti high tech italiani e, nel caso specifico, è di gran pregio per la nostra isola, che si vedrà così nuovamente rappresentata in prima pagina anche in un settore ben diverso da quelli tipici della sua naturale e fisiologica vocazione turistica, segno questo che all'Elba un altro tipo di sviluppo non solo è possibile ma è anche sostenibile.
Riccardo Galletti |
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