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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Elba: vietato ammalarsi!
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Ennesimo problema sul fronte della sanità elbana. Riguarda i malati di tumore che per effettuare terapie specialistiche devono recarsi a Livorno. Il problema è che il trasporto gratuito è garantito solo al lunedì, per l'andata, e al venerdì, per il ritorno. Risultato: i malati debbono rimanere fuori di casa una intera settimana per cure che richiederebbero solo qualche ora, oppure mettere mano al portafogli
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"Il trasporto dei malati oncologici residenti all'Elba verso ospedali fuori dall'isola è precario e rimesso alla discrezionalità della Asl 6, tanto da configurare una disparità di trattamento inaccettabile. Si hanno infatti disagi logistici, economici e psicologici insopportabili per i pazienti interessati".
Sono parole di Leopoldo Provenzali, esponente del centro destra elbano e vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, che ha anche presentato una interrogazione urgente in Regione proprio su questo tema che riguarda molto da vicino quegli elbani che hanno bisogno di terapie specialistiche continuative erogate presso ospedali fuori dall'isola.
Sembra infatti che la Asl provinciale di Livorno autorizzi il trasporto dei malati di tumore, dalle loro abitazioni agli ospedali di riferimento livornesi, soltanto al lunedì, con ritorno a casa dei pazienti solo il venerdì. Situazione penalizzante, dunque, che non si verifica per i residenti di nessuna delle altre zone e località della provincia.
"Pazienti dell'Elba e relative famiglie - mette in evidenza Provenzali nella sua interrogazione - sono quindi costretti a rimanere a Livorno per un'intera settimana, per sostenere terapie per la cui erogazione sono sufficienti pochi minuti. La sola alternativa sarebbe il trasporto con spese a carico dei malati.
Gli elbani quindi sembrano penalizzati "da una situazione che somma insostenibili oneri finanziari al disagio e alla sofferenza fisica della malattia oncologica, con un danno psicologico causato dalla prolungata permanenza in strutture ospedaliere".
"E' bene che la Giunta regionale si faccia carico del problema con tempestività - conclude Provenzali - per dare risposte certe ai cittadini elbani in difficoltà, contribuendo, tramite la Asl 6, al ripristino di condizioni di parità di trattamento imprescindibili per un servizio pubblico".
Le richieste di Provenzali comunque sono state riprese subito dopo anche dal sindaco di Portoferraio e presidente della Conferenza dei sindaci elbani, Giovanni Ageno, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, all'Assessore regionale alla Sanità, Enrico Rossi, al Direttore dell'Asl 6, Massimo Scura, e al responsabile sanitario per l'Elba, Vanno Segnini.
Nella sua lettera il sindaco, in buona sostanza, ribadisce il problema sollavato da Provenzali e chiede garanzie per l'equità di trattamento degli ammalati provenienti dall'isola d'Elba rispetto ai pazienti di oltre canale. "Se questo non venisse recepito, - sottolinea Ageno - come presidente della Conferenza dei sindaci, chiederò che il presidente Martini riceva con urgenza tutti i sindaci dell'Elba per risolvere, insieme ed in maniera definitiva, un problema che non può più essere rimandato".
Qunato agli altri primi cittadini elbani, beh... sembra che abbiano altro a cui pensare, questo pare vero per tutti gli altri Comuni con la sola eccezione di Rio nell'Elba il cui assessore ai Servizi Sociali, Riccardo Conticelli, pur "condividendo le preoccupazioni espresse dal sindaco di Portoferraio, sottolinea con rammarico sia la mancanza di un’azione comune volta al miglioramento dei servizi per l’utenza, sia il fatto che le altre amministrazioni vengono informate delle iniziative intraprese singolarmente solo attraverso la stampa e non nelle sedi istituzionali quali la Conferenza dei Sindaci".
Conticelli rocorda anche l’occasione che si è perduta non istituendo a livello elbano una Società della Salute "che avrebbe gestito il settore in modo diretto, sociale e sanitario, mentre adesso ai Comuni spetta solo un atto di indirizzo". L'assessore conclude chiedendo ad Ageno la convocazione di una riunione nella quale "cercare soluzioni per i diversi problemi della sanità elbana che purtroppo continuano a colpire le fasce più deboli". |
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