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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Secche della Meloria presto Area marina protetta
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Si ritorna a parlare delle Secche della Meloria, nel mare antistante Livorno, per le quali si avvicina l'istituzione di un'Area marina protetta. Il loro inserimento nel Parco regionale di San Rossore è infatti al centro di una riunione in programma il 6 febbraio ed è stato finanziato il primo piano di investimenti della nuova area protetta
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Le Secche della Meloria stanno per diventare area marina protetta. Sono infatti già disponibili i finanziamenti che attueranno il primo piano di investimenti sull'area protetta. Inoltre, il prossimo 6 febbraio, si svolgerà una riunione convocata a Firenze presso l'assessorato all'ambiente per concordare l'inserimento dell'area nel Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli e l'ingresso del Comune e della Provincia di Livorno nella Comunità del Parco.
Si sta quindi per concretizzare il lavoro avviato dalla Regione insieme al Ministero dell'Ambiente e in collaborazione con il Parco, lavoro che parallelamente ha coinvolto anche il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano per l'istituzione dell'area marina protetta dell'Arcipelago toscano.
Il programma per le Secche della Meloria prevede investimenti complessivi per 700mila euro ed è finanziato per il 90% con i fondi statali e per il 10% con uno specifico cofinanziamento regionale. Gli interventi sono già stati avviati dal Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, in collaborazione con Comune e Provincia di Livorno, e consistono nella realizzazione di un centro visitatori e sale espositive in località Scoglio della Regina ed alla prima dotazione di mezzi, di arredi e segnaletica.
Il varo del piano di investimenti rende imminente l'istituzione dell'area marina, un'iter previsto da vari strumenti normativi (tra cui la legge quadro sulle aree protette del 1991) ma che è iniziato ufficialmente nel settembre del 2002. A quel tempo, infatti, il Ministero comunicò alle Regioni la disponibilità di fondi statali per una prima attivazione del programma nazionale delle aree marine protette.
La Regione Toscana si è subito attivata per la predisposizione dei programmi di investimento per le Secche della Meloria e l'Arcipelago, presentando anche un terzo programma per l'area prospiciente il Parco dell'Uccellina: alla fine solo quest'ultimo piano non è stato, per il momento finanziato, poiché il Ministero ha infatti rinviato l'istituzione di questa area ad una fase successiva.
"Prendiamo atto con soddisfazione - ha commentato l'assessore all'ambiente Tommaso Franci - che l'area marina Secche della Meloria e quella dell'Arcipelago Toscano stanno finalmente per nascere. Entrambe saranno uno strumento fondamentale per la protezione, il mantenimento e l'incremento dei valori biologici ed ecologici marini, e allo stesso tempo si renderanno estremamente funzionali alla promozione dell'uso sostenibile delle risorse, all'approfondimento delle conoscenze sull'ambiente marino, all'adozione delle forme di turismo compatibili".
"In questa ottica - ha aggiunto l'assessore - è da rilevare come, sulla base della legge 394/91, le aree marine protette si inseriscano a pieno titolo nel sistema integrato nazionale delle aree protette. Una tutela dei valori biologici ed ecologici presenti in un ambiente marino non può infatti prescindere da una tutela dell'ambiente costiero confinante che, evidentemente, è in grado di condizionare in modo determinante il suo equilibrio".
"Sulla base di questi principi - ha concluso Franci - la Regione Toscana si è attivata seguendo soprattutto un obiettivo di fondo e cioè quello di indirizzare i primi interventi alla formale istituzione, secondo una logica che tenda non solo a fare sistema tra le aree marine di prossima istituzione ma che tale futuro sistema di aree marine rappresenti il naturale ampliamento ed integrazione del sottosistema delle aree marine costiere, con un ampliamento coordinato della salvaguardia e della valorizzazione delle risorse ambientali che superi la demarcazione ed il confine inopportunamente rappresentato fino ad oggi dal litorale. Per questo sono stati direttamente coinvolti i Parchi naturali interessati". |
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