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Elba Oggi
Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Anche all’Elba è nata la Margherita come soggetto politico unitario. Ecco il Documento
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Dalle elezioni del 13 maggio scorso emergono due soli elementi positivi: il primo è rappresentato dal fatto che se per l'Ulivo c'è stata una innegabile sconfitta, vi è stata comunque un'avanzata sul piano dei consensi rispetto alle elezioni del 1996; il secondo è rappresentato dallo straordinario successo della Margherita.
In molte realtà del nostro Paese, la Margherita è addirittura la prima forza del Centrosinistra; ciò vuol dire che intorno a questo progetto politico si è coagulato un consenso che va ben al di là di quello conseguibile dai quattro partiti (Popolari, Democratici, Udeur, Rinnovamento Italiano) che hanno dato vita al cartello elettorale. Si tratta adesso di non disperdere questo importante patrimonio e di rispondere adeguatamente alla responsabilità che ci è stata affidata: occorre pertanto procedere nel processo di unificazione delle forze politiche originarie coinvolgendo tutte le forze della società civile che ci hanno sostenuto con il loro voto e con il loro impegno.
L'obiettivo è quello di far nascere un nuovo soggetto politico stabilmente collocato nell'Ulivo, espressione delle culture cattolico-democratica, liberal-democratica e riformista, un soggetto in grado di rappresentare degnamente le esigenze di rinnovamento della politica e di partecipazione popolare che emergono con forza dalla società civile. Per favorire questo processo, indispensabile per far sì che l'Ulivo torni ad essere maggioranza nel Paese alle prossime elezioni, riteniamo imprescindibile una forte dimostrazione di volontà ed una decisa assunzione di responsabilità dal basso, da parte delle realtà periferiche.
Perché il nuovo soggetto politico sia forte, stabile, duraturo, incisivo e coinvolgente bisogna infatti che nasca dai mille rivoli territoriali in cui si articola il pensiero cattolico e liberal-democratico del nostro Paese: sono gli affluenti, i molti torrenti e ruscelli che lo alimentano che rendono maestoso il fiume. Sulla base di questo assunto, nella nostra qualità di esponenti delle forze politiche che costituiscono la Margherita all'Isola d'Elba, riteniamo doveroso ed imprescindibile lavorare per il soggetto politico della Margherita-Democrazia è Libertà, nel quale vediamo l'unica possibilità di crescita e sviluppo, l'unica occasione di valorizzazione delle nostre idee, l'unica speranza per il futuro.
L'Isola d'Elba rappresenta un importante elemento di discontinuità nella nostra Regione: cinque degli otto comuni sono saldamente nelle mani del centro-destra (compreso il capoluogo, Portoferraio). La stessa Comunità Montana dell'Elba e Capraia, a seguito anche della sconfitta elettorale alle elezioni amministrative di Rio Marina, esprime ormai una maggioranza di centro-destra. Soltanto un forte rilancio dell'area centrale dell'Ulivo e la piena valorizzazione del risultato emerso alle elezioni politiche del 13 maggio -che ha visto la Margherita raggiungere il 13,5% nei Comuni di Portoferraio e Rio Elba e mediamente attestarsi sopra il 9% negli altri Comuni- potrà consentirci di recuperare le posizioni perdute e riportare l'Ulivo ad essere vincente.
Per fare questo non servono tentennamenti ed atteggiamenti attendistici, servono coraggio, fede nelle proprie idee, senso di responsabilità e convinzione che far politica è un servizio per gli altri; per questo ognuno di noi contribuirà alla costruzione di una casa più grande, più aperta, più ariosa, una casa che nasce non dalle macerie, ma dalle fondamenta dei quattro partiti che ne favoriscono la costruzione. Per questo da oggi ognuno di noi dichiara la propria disponibilità a rinunciare ad incarichi e ruoli di partito, per sostenere con forza questo progetto.
Questa nostra unione, peraltro, non nasce -come purtroppo spesso accade- a tavolino, da una preventiva spartizione di poltrone ed incarichi, ma da alcune idee fondamentali, condivise, che ci uniscono profondamente. E' da un progetto politico condiviso che nasce la Margherita Isola d'Elba ed in questo sta il nostro orgoglio e la nostra fiducia per il futuro. Ognuno di noi firmatari, da oggi, sa benissimo quello che vuol fare insieme agli altri per il futuro dell'Elba. E' in questo aspetto la forza della nostra scommessa, è da questo aspetto che nasce l'entusiasmo che la sorregge.
A livello politico crediamo che sia necessario valorizzare il successo della Margherita aprendo il progetto a tutte le forze della società civile, del mondo dell'associazionismo e del volontariato che vorranno collaborare con noi. Sarà così possibile costruire una solida area centrale dell'Ulivo, che sia in grado, insieme ai DS ed in generale alla sinistra democratica, di rilanciare, con un'azione coordinata e sinergica, il ruolo della coalizione di centrosinistra.
A livello istituzionale crediamo sia necessario semplificare il complesso tessuto elbano, costituito da ben otto comuni per una popolazione di circa trentamila abitanti, attraverso forme di coordinamento e di gestione comune dei servizi fondamentali, per pervenire nei prossimi dieci anni all'attivazione di elementi di semplificazione più corposi, quali ad esempio la trasformazione della Comunità Montana in Unione dei Comuni ai sensi della Legge 142/90. Da un simile processo potranno nascere nuove importanti opportunità anche in ambito economico-sociale, perché un'Elba unita, con obiettivi precisi ed una progettualità definita potrà sfruttare in maniera ottimale le chances offerte dalla Comunità Economica Europea a livello di finanziamenti e fondi strutturali finalizzati allo sviluppo delle realtà locali.
D'altro canto un'Elba coesa sugli obiettivi fondamentali, sarà comunque interlocutrice importante e credibile per tutti gli altri enti territoriali (Provincia, Regione, Stato) e potrà rappresentare una realtà strategica fondamentale per tutta l'area del Mediterraneo. E' in questo il nostro futuro: nel confronto e nel dialogo con tutte le realtà esterne, nella collaborazione economica e nella contaminazione culturale. L'isolazionismo ed il localismo, eretti a vessillo della politica del centro-destra elbano, non conducono da nessuna parte ed apportano solo svantaggi.
A livello economico e sociale crediamo nella necessità di una riqualificazione dell'economia turistica, con l'attivazione di precise politiche di destagionalizzazione dell'offerta, tese al superamento di una stagionalità limitata e penalizzante; crediamo peraltro alla necessità di riscoprire e valorizzare le attività tipiche e tradizionali, in particolar modo l'artigianato, la pesca e l'agricoltura di qualità (soprattutto quella biologica). Per fare questo riteniamo che i Comuni debbano sviluppare insieme al Parco Nazionale dell'Arcipelago degli interventi mirati e delle politiche comuni.
Riteniamo peraltro imprescindibile, in questa ottica evolutiva, un potenziamento ed un ammodernamento dei servizi offerti dal settore pubblico ai cittadini ed alle imprese. Nel terzo millennio una realtà complessa ed articolata come quella elbana non può più fare a meno di uno sportello unico per le imprese, di un ufficio elbano per l'accesso ai finanziamenti pubblici, di uffici municipali per i rapporti col cittadino e per la semplificazione burocratica, di un collegamento in rete di tutti gli uffici comunali che erogano i servizi di base, del difensore civico.
Riteniamo peraltro urgente e non più rinviabile, proporre dei tavoli istituzionali sulle grandi emergenze dell'Isola (acqua, rifiuti, trasporti, sanità, istruzione), che impegnino tutte le istituzioni coinvolte per un "anno di attenzione", che sappia risolvere in modo definitivo, con un approccio coordinato, questioni che si trascinano da decenni senza risposte risolutive, assurgendo al rango di "emergenze perenni". Crediamo peraltro che una particolare attenzione debba essere rivolta ai problemi delle famiglie e del mondo giovanile. In tal senso riteniamo imprescindibile la difesa ed il miglioramento dei servizi sanitari, scolastici e l'attivazione di interventi mirati nel settore della formazione e dell'avviamento giovanile al lavoro.
Da non dimenticare sono poi i problemi degli anziani, che nella nostra realtà territoriale soffrono di una condizione di particolare abbandono, anche per la sostanziale indifferenza delle istituzioni locali. I servizi ad essi rivolti, ma più in generale rivolti alla persona, oltre a rappresentare un dovere sociale, possono anche costituire una grande occasione occupazionale ed una possibilità di sviluppo. Per quel che riguarda la realtà giovanile è necessario ritagliare adeguati spazi formativi, culturali e sportivi. In tale ottica risulta di fondamentale importanza la creazione di uno stretto rapporto fra il mondo dell'istruzione, della formazione professionale, dei centri per l'impiego e delle aziende private, per sviluppare utili sinergie e positivi riflessi formativi ed occupazionali.
Su questi pilastri -politici, istituzionali, economici e sociali- fondiamo il nostro impegno per il futuro. Ci mettiamo così, con questi principi, nelle acque del nuovo fiume, convinti di potergli dare, col nostro piccolo contributo, un po’ più di forza ed imponenza. Ai cittadini affidiamo questo nostro impegno, con la speranza che possa contribuire alla costruzione di un progetto politico alto, unitario, decisivo per le sorti della nostra democrazia.
Portoferraio, 9 luglio 2001.
Seguono le firme degli aderenti elbani. |
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