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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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La discarica di Cosmopoli
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La discarica di Cosmopoli<BR>Fu Cosimo de' Medici, in epoca rinascimentale, a chiamare così la sua cittadella fortificata che sviluppandosi diventerà poi Portoferraio. Quelle vestigà però, rappresentate dal Forte Falcone, sono adesso abbandonate, fatiscenti, in alcuni punti assomigliano addirittura ad una discarica...</P><P>Una interrogazione urgente per ottenere finanziamenti utili al recupero del centro storico della Portoferraio medicea, è stata presentata al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Urbani, dal presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci. Al Ministro Urbani è stato chiesto di attivare tutte le risorse necessarie per il recupero e la valorizzazione culturale e turistica di Cosmopoli, a cominciare dal recupero del Forte Falcone, il cui degrado era stato denunciato anche da Legambiente Arcipelago Toscano. E' stato richiesto anche di attivare immediatamente tutte le procedure per il riconoscimento della città medicea di Portoferraio e dell' intero Arcipelago Toscano quale Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco.</P><P>Ecco comunque l'intervento denuncia di Legambiente:</P><P>Il 15 maggio Legambiente aveva segnalato una discarica di inerti a Forte Falcone, in pieno centro storico di Portoferraio, ma evidentemente abbiamo sollevato la curiosità di alcuni cittadini, così il 5 giugno abbiamo ricevuto altre più precise e preoccupanti segnalazioni.<BR> <BR>Infatti, ora che l'erba è secca non nasconde più mucchi e mucchietti di inerti che costellano letteralmente tutta la zona dell'antico forte Mediceo. Le foto inviateci ci accompagnano lungo un magnifico itinerario storico e paesaggistico che però è costellato di brutte sorprese.</P><P>La vecchia discarica è rimpinguata da altri inerti ed addirittura infissi, ma partendo dalla discarica precedente e prendendo la via che sale sottostrada è un deposito unico di inerti.</P><P>Ma anche gli edifici non sono messi molto bene: muri sbrecciati, incuria, erbacce e scritte dappertutto, la manutenzione lascia molto a desiderare tanto che un piccolo edificio ormai privo di porta è diventato ricettacolo di ogni genere di rifiuti.</P><P>Siamo ormai in cima alla strada, al forte Falcone, da dove si ha una stupenda vista sul forte Stella ma basta girare le spalle al magnifico panorama ed ecco cosa si vede: una targa in marmo ricorda che il forte è stato edificato da Cosimo de Medici nel 1548, dovrebbe essere l'ingresso al forte. Sulla destra si intravede un bidone della spazzatura, sul tetto antenne e fili volanti.</P><P>Sulla sinistra della foto c'è un edificio senza porta e sulla destra l'angolo del Forte e ancora incuria, abbandono ed una vera e propria giungla di erbacce talmente alta e intricata che impedisce il passaggio. Proseguendo il giro turistico verso Forte stella si trova una caratteristica fontanella che da qualche giorno era impreziosita da un frigorifero abbandonato.</P><P>Un peccato purtroppo usuale in un'isola dove gli ingombranti sono sparsi dappertutto ma ancora più grave nella città dei Medici e di Napoleone anche perché, venendo dalla salita Napoleone per andare alla villa dei Mulini, l'occhio ci cade subito.</P><P>Insomma, il turista più attento che va in cerca del fascino nascosto della città perfetta dei Medici si trova spesso anche di fronte al brutto spettacolo della moderna inciviltà dei contemporanei e all'incuria ed alla dimenticanza per la nostra storia più preziosa.</P><P>Si ricorda che per inviare a Legambiente foto e segnalazioni (non si accettano quelle anonime) lo si può fare all'indirizzo info@legambientearcipelagotoscano.it.<BR> |
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