Morire in auto a tre mesi<BR>Ha commosso e profondamente impressionato tutta l'Elba la terribile tragedia di una famiglia di Procchio. L'ultima nata di questa famiglia, la piccola Lisa, di tre mesi, è morta per cause ancora da accertare. La madre, dopo essere uscita in auto con lei e la nonna, al ritorno è scesa per aprire il cancello di casa, tirando comunque il freno a mano. Ma la macchina si è mossa a causa della discesa, si è rovesciata e, un ora dopo, Lisa non c'era più</P><P>Un gesto fatto chissà quante volte: le undici e mezza del mattino, la macchina parcheggiata in discesa sulla stradina davanti casa giusto il tempo di aprire il cancello, il motore acceso, dentro la piccola Lisa sul suo seggiolino e la nonna Nella Taddei, sessantottenne. Un giorno qualsiasi, dopo la spesa a Portoferraio ….</P><P>Ma stavolta non è andata come al solito. Forse un errore, forse una fatalità o un difetto del freno a mano e la Opel Zafira comincia a indietreggiare lungo la discesa , prende velocità, le ruote di destra imboccano un terrapieno che alza il lato della macchina fino ad un metro d'altezza, e infine il ribaltamento e la piccola Lisa, sganciata dal suo seggiolino probabilmente schiacciata tra l'auto e l'asfalto. Madre e nonna riescono a sfilare la piccola dall'auto ma le sue condizioni, pur in assenza di sangue, appaiono subito gravissime.</P><P>Questa la dinamica dell'incidente, secondo le deposizioni della mamma di Lisa, Sonia Marchiani, trentanquattenne, madre di altri due bambini piccoli, e della nonna Nella Taddei, nonché dell'unica testimone oculare dell'incidente, la settantaduenne Carmelina Fiorenza, la prima a chiamare i soccorsi.</P><P>Né il primo intervento dell'ambulanza della Pubblica Assistenza di Procchio, arrivata a gran velocità, né l'ospedale di Portoferraio hanno potuto fare nulla per la bambina di appena tre mesi e mezzo, giunta in coma per lo schiacciamento della scatola cranica e deceduta un'ora circa dopo l'incidente.</P><P>Comprensibile lo sbigottimento e il dolore dell'intero paese, raccoltosi attorno alla famiglia nel giorno dei funerali della piccola Lisa, presente il sindaco di Marciana Luigi Logi, il gonfalone del Comune, parenti, amici e colleghi di lavoro dei coniugi Scarselletta. Anche i negozi hanno abbassato le serrande in segno di partecipazione al lutto.<BR>A braccio, la piccola bara bianca, è stata condotta al cimitero comunale di Marciana, dove è stata tumulata.</P><P>Adesso cominciano per la famiglia i giorni del dolore privato, del rimpianto, del rimorso. Iniziano a anche i giorni della verifica dei fatti. Finora i Carabinieri di Marciana hanno esaminato solo superficialmente la Opel Zafira, ora messa sotto sequestro in attesa della perizia tecnica affidata dal magistrato ad un ingegnere.</P><P>Restano da accertare infatti i motivi per cui l'auto si sarebbe messa in movimento: un difetto del freno o il suo logoramento, oppure la fretta, o un'operazione incompleta di tiro del freno a mano, cioè un errore umano, del quale potrebbe essere accusata la madre della bambina. La quale, a nostro parere, avrebbe già pagato oltre misura.</P><P>(M. B.)<BR> |