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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
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Canoni demaniali: rinviati gli aumenti
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Canoni demaniali: rinviati gli aumenti E' stato rinviato l'aumemto dei canoni demaniali per la concessione delle spiagge ai gestori degli stabilimenti balneari. Incontrandoli l'assessore regionale Montemagni commenta con toni positivi: bene il rinvio, dice, che è un primo risultato dell'impegno delle Regioni
"La proroga al 31 ottobre per la rivalutazione dei canoni demaniali marittimi è un primo positivo risultato raggiunto grazie all'impegno di tutte le Regioni a cui la Toscana ha dato un contributo importante". E' questo il commento dell'assessore toscano al bilancio, alla programmazione e alle politiche del mare Marco Montemagni, che ha incontrato, nei giorni scorsi, a Viareggio i rappresentanti dei balneari toscani.
"Il rinvio - prosegue l'assessore - è quanto abbiamo chiesto fin dall'inizio in sede sia di Conferenza Stato Regione sia di Conferenza Unificata. Mi auguro che adesso cessi il balletto del Governo, che accoglieva e subito dopo respingeva le nostre proposte, e il confronto possa quindi avviarsi attraverso il tavolo istituzionale tra Governo e Regioni, che è l'altra proposta che facciamo da mesi".
"Insistere - continua Montemagni - con gli aumenti dei canoni (anche fino al 300 per cento) penalizzerebbe oltre misura i piani di impresa degli operatori del settore e i clienti già fortemente attaccati dall'aumento del costo della vita, introdurrebbe elementi distorsivi del mercato e finirebbe per configurarsi come una manovra tendente unicamente a fare cassa per il bilancio dello Stato. Una mazzata per il turismo balneare, che è voce importante dell'economia italiana".
C'è inoltre un problema di rapporti istituzionali e ripartizione delle entrate. "I fondi devoluti alle Regioni - spiega l'assessore - per le funzioni conferite in materia di demanio marittimo sono esigui. La Toscana ha investito del proprio. Per il mantenimento dei beni demaniali con opere a difesa delle coste, di ripascimento e di manutenzione, abbiamo stanziato nel triennio 2003-2005 oltre 100 milioni di euro di fondi nostri. Come Regioni riproponiamo con forza la questione della ripartizione dei proventi del canone di concessione, oggi di esclusiva spettanza dello Stato."
"La rivalutazione dei canoni - conclude Montemagni - deve però essere il frutto di un tavolo di lavoro a cui le Regioni necessariamente partecipino. Un tavolo che affronti il tema dei canoni sia con riferimento alle attività turistico ricreative sia agli altri utilizzi delle aree demaniali, con un'operazione di perequazione fondata su dati di consistenza e di gettito certi". |
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