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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Cultura: Regione e Province a confronto
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Cultura: Regione e Provincie a confronto Incontro, nei giorni scorsi a Firenze tra l'assessore regionale alla Cultura Mariella Zoppi e i colleghi delle province toscane. Tra i temi discussi il progetto di autonomia dei beni culturali e l'accordo quadro col governo. E' stata però anche l'occasione per instaurare nuovi rapporti dato che, nel giugno scorso, ben 8 provincie toscane su 10 hanno rinnovato le loro amministrazioni
Le questioni legate all'autonomia nei beni culturali e la definizione del nuovo accordo quadro col governo, il rafforzamento delle reti bibliotecarie e la gestione dei fondi per lo spettacolo, lo sviluppo degli spazi per l'arte contemporanea e le iniziative per valorizzare la rete dei musei. Sono stati questi solo alcuni dei temi al centro della giornata di lavoro che ha visto impegnati a Firenze,nei giorni scorsi, gli assessori alla cultura della Regione e delle dieci province toscane.
"E' stato un utile confronto a tutto campo che ci ha permesso di confrontarci sulle principali questioni legate al nostro settore" ha commentato l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi. "Un rapporto collaborativo e sinergico - ha aggiunto - tra Regione e Province è fondamentale per una gestione coerente e efficiente delle risorse di cui possiamo disporre".
La riunione, è stato detto, ha avuto un valore particolare sia in riferimento alle scadenze imminenti, tra tutte l'attuazione del nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio e la definizione del nuovo Accordo di Programma Quadro con il governo, sia per la presenza dei nuovi assessori provincialialla cultura, con i quali la Regione ha copsì potuto avere un primo proficuo incontro di lavoro.
Sono infatti ben otto le province toscane che hanno rinnovato la loro compagine amministrativa a giugno. In gran parte inedito dunque il quadro di coloro che sono stati invitati alla riunione. Tra i volti nuovi Maria Cassi (Provincia di Firenze), Emanuela Caroti (Arezzo), Monica Giuntini (Livorno), Nicola Landucci (Pisa), Cristina Donati (Pistoia), Paola Patrizia Giugni (Prato), Silvana Biasutti (Siena), tra le presenze già consolidate Fabio Evangelisti (Massa-Carrara), e i presidenti delle Province di Lucca, Andrea Tagliasacchi, e Grosseto, Lio Scheggi (entrambi si sono riservati la delega alla cultura).
Ma quali sono stati i temi al centro del confronto? Vediamo i principali: Codice per i beni culturali
L'attuazione del Codice per i beni culturali prevede per Regioni e enti locali un ruolo centrale nell'organizzazione della fruizione, della valorizzazione e della gestione di musei, aree archeologiche, biblioteche. In specifico l'articolo 112 del Codice prevede la stipula di accordi su base regionale tra Stato, Regioni e enti locali per la valorizzazione e gestione dei beni culturali. Ciò significa l'apertura di un tavolo di discussione col governo sugli assetti del sistema regionale dei beni culturali, su eventuali trasferimenti della gestione di musei e biblioteche, sulla costituzione di fondazioni museali.
Accordo quadro col governo
Nel corso di questo mese partirà il confronto con il Ministero per i Beni e le attività culturali per la definizione del nuovo accordo di programma quadro triennale in materia di beni culturali. Il precedente, sottoscritto alla fine del 1999, aveva permesso la programmazione di risorse per circa 150 miliardi di lire e rappresentato un momento rilevante di integrazione delle politiche di Stato, Regione e enti locali. Il futuro accordo sarà chiamato a sviluppare il lavoro svolto dal precedente e a disegnare le politiche d'investimento nel settore dei beni culturali per il prossimo triennio.
L'attuazione del Docup
Oltre 72 milioni di euro: a tanto ammonta il costo complessivo di 131 progetti di infrastrutture per le attività culturali che sono state finanziate nell'ambito del Docup 2000-2006. I parchi progetti per la definizione delle opere sono stati predisposti dalle Province e questa sinergia è stata preziosa per la realizzazione delle opere che sono, in gran parte già completate.
Il piano di investimenti
Per le aree escluse dal Docup, quindi dai finanziamenti comunitari, la Regione ha destinato una tranche significativa dei fondi previsti nell'ambito del piano straordinario di investimenti: gli interventi infrastrutturali in atto sono 53 per un costo complessivo di circa 65 milioni di euro. Ma nel 2005 il programma sarà rifinanziato e su questo aspetto si è discusso nella riunione.
Il paesaggio
Con decisione della Giunta Regionale n. 35 dell'11/02/2002 sono state attribuite all'Assessorato alla Cultura importanti funzioni in materia di paesaggio. In relazione con l'esercizio di queste funzioni è stata realizzata, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, una banca dati che, sulla base della carta tecnica regionale, consente la consultazione dei vincoli paesaggistici, archeologici e architettonici presenti sul territorio regionale, in complesso 7322 vincoli. Uno strumento di grande importanza per le politiche di governo del territorio e dei beni culturali, consultabile su Internet alle pagine della Cultura nel sito web della Regione Toscana.
Le reti bibliotecarie
Promozione dell'uso di Internet, realizzazione del catalogo unico virtuale regionale (con possibilità di accedere a oltre 3 milioni di libri), incentivazione del prestito tra biblioteche: sono solo alcuni dei capisaldi nel rapporto fra Regione, Province e Comuni volto allo sviluppo delle reti documentarie. Un lavoro che ha permesso una costante crescita degli utenti (nel 2002 si è superato quota 1 milione di libri prestati), anche se restano ampi margini di sviluppo e di integrazione tra le numerose biblioteche della Toscana. In questo senso si è sviluppata la discussione con gli assessori delle Province.
I musei
Verificare ed incrementare gli standard qualitativi indicati dal Ministero dei circa 500 musei toscani valorizzando il loro ruolo di istituzioni culturali: questo l'obiettivo di fondo che la Regione ha definito nell'ambito dei progetti di interesse regionale per la cultura e che, si è ribadito, potrà essere centrato soprattutto con la collaborazione delle province.
Programmi europei per la cultura
E' stato di recente istituito, nell'ambito dell'Area di Coordinamento Cultura e Sport della Regione Toscana, un settore che si occupa di programmi europei per la cultura. Il settore ha come obiettivo quello di favorire la partecipazione della Regione e degli enti locali toscani ai bandi dell'Unione Europea nel settore della cultura. Il settore è attualmente impegnato nella gestione del progetto Anser, sull'archeologia costiera e marittima nel Mediterraneo.
I fondi per lo spettacolo
Al centro dell'incontro anche la questione del passaggio alla gestione regionale del Fondo Unico per lo spettacolo, finora gestito dallo Stato, e l'analisi dei principali strumenti a sostegno del settore, in particolare della legge 45 con circa 8,5 milioni di euro permette il sostegno degli enti di rilevanza nazionale, dal Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Metastasio di Prato, e del settore dello spettacolo dal vivo che realizza 5mila rappresentazioni all'anno e 70 festival.
Tra Art - La rete dell'arte contemporanea
Le Province sono fortemente coinvolte anche nella costruzione di Tra Art, la rete regionale dell'arte contemporanea che, avviata nel 2002, ha già dato vita a un fitto programma di eventi, ha permesso la realizzazione di sette "cantieri d'arte", ha consentito l'apertura di nuovi spazi e sostenuto i centri per l'arte. Nella riunione si sono valutati i prossimi passi volti a consolidare e ampliare la rete.
Porto Franco
Regione, Province, 200 Comuni, 100 centri interculturali: è questa la rete di "Porto Franco, Toscana terra dei popoli e delle culture", il progetto interculturale della Toscana. Ogni realtà inserita in Porto Franco esprime autonomamente la propria progettualità nell'ambito dei coordinamenti provinciali e questo ha condotto il progetto, nei suoi cinque anni di vita, ad essere fonte di una produzione culturale vastissima sui temi della diversità. |
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