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Elba Oggi
Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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C'è un declino intellettuale in Italia?
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C'è un declino intellettuale in Italia? Interessante convegno nei giorni scorsi a Firenze. 'Nuovo e Utile' era il titolo dei lavori con la specifica 'Ricerca e innovazione per combattere il declino intellettuale'. Insomma ci si interrogava anche su dove siano finiti la creatività tutta italiana e il brillante intelletto che caratterizzavano il nostro popolo...
"E' un grande problema per l'Italia quello del declino intellettuale, della scarsità di risorse che vengono impiegate nel campo dell'innovazione e della ricerca. Anche per questo crediamo molto al contributo che da studiosi ed esperti potrà emergere dal convegno che organizziamo a Firenze sulla creatività".
E' il grido di allarme lanciato dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, annunciando il convegno "Nuovo e Utile" che, per iniziativa della Regione Toscana e del Comune di Firenze, con la direzione scientifica di Annamaria Testa e il sostegno di Gazzoni Ecologia, si è tenuto nei giorni scorsi al Palazzo dei Congressi di Firenze.
Due giornate di studio per indagare la natura di un fenomeno ancora in parte sconosciuto o spesso identificato esclusivamente con l'ambito artistico. Il convegno, che ha visto la partecipazione di psicologi, architetti, filosofi, etologi, sociologi provenienti da tutto il mondo, intervenuti per raccontare la creatività nei suoi meccanismi cognitivi e sotto gli aspetti economici, culturali e sociali, era aperto a tutti, con partecipazione gratuita.
Tra i relatori, il filosofo Remo Bodei, il linguista Tullio De Mauro, la giornalista scientifica Sylvie Coyaud, il semiologo Ugo Volli. Al convegno è stata anche presentata la ricerca "La creatività e gli italiani", condotta da Eurisko per cercare di capire che cosa intendono gli italiani per creatività; quando e dove la creatività serve di più; i miti e i modelli creativi; se l'Italia è creativa.
Su questo ultimo punto, in particolare, gli italiani danno giudizi contrastanti: l'Italia ai loro occhi è il paese della creatività nei settori dell'arte applicata (moda, cucina), mentre appare per niente creativa nei settori determinanti per lo sviluppo del paese (economia, finanza, ricerca scientifica). |
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