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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Regione e industriali per la sostenibilitą
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Regione e industriali per la sostenibilità Firmato un protocollo d'intesa tra la Regione Toscana e Confindustria per l'ecoefficienza. Si tratta, è stato sottolineato, di un'azione congiunta per favorire l'adozione di comportamenti sostenibili. Gli imprenditori toscani lo definiscono un passo importante verso l'aumento della competitività delle imprese toscane all'estero
Potenziare il rapporto tra sviluppo industriale e tutela del territorio e dell'ambiente con l'obiettivo di migliorare ed aumentare l'occupazione, sviluppare i settori impegnati nella ricerca e innovazione tecnologica e promuovere le azioni riguardanti le aree di criticità ambientale individuate nel Piano Regionale di Azione Ambientale 2004-2006 approvato nel marzo scorso.
Questi, in sintesi, i contenuti principali del progetto 'Ecoefficienza delle imprese', varato in Toscana nei giorni scorsi grazie alla firma di un protocollo d'intesa tra la Regione e Confindustria rappresentati rispettivamente dall'assessore all'Ambiente Tommaso Franci e dal presidente degli imprenditori toscani Sergio Ceccuzzi.
"L'adozione di comportamenti virtuosi in campo industriale - commentato Franci, - è un obiettivo prioritario sulla strada del cambiamento dei modelli di produzione e consumo. Soltanto con la partecipazione di tutti gli attori in campo economico è possibile perseguire il rafforzamento del rapporto tra sviluppo industriale, territorio e ambiente. Il tema della qualità ambientale degli insediamenti produttivi rappresenta una delle chiavi di volta della competitività dell'economia toscana che deve in primo luogo investire nell'innovazione tecnologica e nella ricerca con un occhio attento alle problematiche della sostenibilità".
"L'industria oggi - ha poi confermato Ceccuzzi - deve saper sviluppare i propri processi produttivi con un occhio di riguardo al territorio e alla sostenibilità. In questo contesto sono in aumento le imprese che optano per le certificazioni ambientali anche perché questo costituisce per loro un elemento importante ai fini della competitività in mercati altmente sensibili a questi concetti come quello europeo e quello americano. Le imprese che adottano scelte eco-compatibili devono essere incoraggiate".
Il progetto formalizzato nei giorni scorsi si muove attraverso due linee di azione. In primo luogo promuovere iniziative dirette ad orientare le politiche industriali regionali verso l'ecoefficienza. Una linea che la Regione Toscana ha già imboccato con determinazone, attuando iniziative concrete come l'emanazione di una serie di bandi rivolti alle imprese per incentivarle a scegliere la via dell'ecoefficienza nel settore dei rifiuti, dell'energia e della ricerca.
Ai bandi si affiancano altre misure come l'abbattimento dell'Irap per le aziende con certificazioni ambientali Emas e Iso 14001. Per la promozione di azioni ecoefficienti in campo energetico da parte delle imprese la Regione ha stanziato, attraverso il PRAA, 1,5 milioni di euro; nel settore della riduzione dei rifiuti 1 milione di euro; 800 mila in quello delle ricerca e dell'innovazione, sempre nell'ambito del Praa, a cui si aggiungono 500 mila euro di fondi Docup.
Con il protocollo si cercherà ora di creare una sezione apposita nell'ambito della 'Borsa della ricerca e dell'innovazione', appuntamento periodico aperto a Università, centri di ricerca e imprese, con lo scopo di favorire l'incontro di domanda e offerta di innovazione in Toscana; verranno offerte assistenza tecnica e formazione alle imprese sotto forma di seminari, campagne di informazione e sportelli.
Sarà realizzata un'area apposita all'interno del portale di Confindustria Toscana dove sarà possibile censire i brevetti ecoefficienti di imprese toscane e reperire informazioni di vario tipo; verrà poi stilato un rapporto sulla capacità di agire in modo ecoefficiente da parte del tessuto produttivo toscano. In secondo luogo si provvederà ad un'analisi delle zone di criticità ambientale interessate dagli impatti dei processi produttivi così da individuare, d'intesa con aziende e istituzioni, azioni e progetti. |
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