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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano: quale futuro?
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"Veniamo a conoscenza sulla stampa di oggi, 13 settembre, che presso il Ministero dell'Ambiente si è svolto un incontro fra il Sottosegretario Tortoli ed i Sindaci del centro destra per decidere sulla revisione dei perimetri del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Siamo allibiti da un comportamento tanto scorretto da parte di organismi istituzionali, come è il Ministero dell'Ambiente, che in decisioni di questa importanza devono coinvolgere tutte le rappresentanze istituzionali al di la della collocazione politica. Chiediamo all'on. Tortoli di coinvolgere tutti i Sindaci del territorio cercando in futuro di non scambiare il Ministero che lui rappresenta con una succursale della Casa delle libertà".
Essenziale ma eloquente quanto basta il comunicato stampa con il quale il Segretario dei DS elbani Alessandro Mazzei esprime il suo pensiero nei confronti di quello che molti già temono divenga lo "smantellamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano". Forse dire questo è un pò eccessivo e può sembrare fuori luogo ma, indubbiamente, nei pensieri di qualcuno, all’Elba, il disegno non è poi così diverso. Lo stesso onorevole Mussi nei giorni scorsi, chiudendo la Festa dell’Unità di Portoferraio aveva toccato quest’argomento in uno dei passi più significativi del suo intervento.
"Dovremo lottare per mantenere alta la protezione ambientale con questo Governo..." aveva detto. Ed i timori del parlamentare si sono rivelati assai fondati visto cosa ci preparano i Comuni elbani. Tanto per fare un esempio si pensi soltanto che il comune di Porto Azzurro chiede di ridurre praticamente ad un fazzoletto di terra la propria porzione di territorio protetta dal Parco, richiesta questa dell’Amministrazione portoazzurrina per altro oggetto di un approfondito ed argomentato commento di Legambiente diffuso in questi giorni.
Porto Azzurro comunque pare soprattutto chiedere una cosa, cioè che dentro il Parco non ci sia più quel pezzo di terreno a Pontecchio sul quale si intende costruire un grande struttura di ricettività turistica. Non è neanche chiaro cosa dovrebbe essere questa "struttura"... se un albergo o, magari in un secondo tempo, qualcos’altro. Magari sarebbe destinato a diventare (dato che sul piano economico sarebbe difficile prevedere grandi affari per un albergo lontano dal mare un altro e da tutto il resto) a diventare, dicevamo, un "residence" o l’ennesimo agglomerato di mini-appartamenti secondo quella politica di sviluppo della ricettività turistica che si è rivelata negli anni, per Porto Azzurro, tanto deleteria (non ha creato posti di lavoro a fronte della distruzione di campi e pinete, e adesso, forse per gli alti prezzi richiesti, i mini appartamenti vengono praticamente affittati per non più di 40 giorni l’anno).
Ma Porto Azzurro è in buona compagnia... non sono pochi i Comuni (in particolare quelli governati dal centro destra, 5 su 8) che chiedono di "liberare" i loro territori dalla presenza del Parco Nazionale. Del resto i proclami in campagna elettorale erano stati chiari ed andavano per lo più in questo senso, con poche eccezioni. Rimane il fatto però che la maggioranza dei cittadini (quella cioè che non ha interessi economico-edilizi-venatori o... di chissà cos’altro) sarebbe più interessata ad una buona ed equa amministrazione del territorio, cosa questa non proprio frequente all’Elba. |
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