|
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
|
|
Provincia di Livorno tra le peggiori in Toscana per l’inquinamento atmosferico
|
|
Per il WWF che da sempre si è occupato dei problemi di inquinamento era una tappa obbligata affrontare le tematiche connesse alla qualità dell’aria in città e questo, in Toscana, non poteva che avvenire a Livorno dove, secondo gli ultimi dati I.R.S.E. (Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione), le cose vanno veramente male. E’ per tale motivo che la Sezione WWF di Livorno ha organizzato una giornata di lavori sulle problematiche legate alla qualità dell’aria. Si è tenuta venerdì 21 settembre 2001 e si è trattato di una giornata seminariale che ha visto l’alternarsi di numerosi esperti, con competenze diverse, allo scopo di fornire un quadro quanto più completo possibile si cosa si intenda per inquinamento urbano e, soprattutto, con l’intento di individuare le possibili soluzioni per risolvere il problema. Come dicevamo, la provincia di Livorno, risulta essere una delle più inquinate della Toscana e precisamente primeggia per quanto riguarda le emissioni di Ossidi di Zolfo (SOx ) e di Azoto (NOx), attestandosi su livelli molto alti anche per le emissioni di Polveri Fini (PM10), Monossido di Carbonio (CO), per non parlare poi del Benzene, degli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), ed altre pericolosissime sostanze. Gli alti livelli di inquinamento a Livorno sono sicuramente da attribuire ad una serie di fattori che vanno dal traffico veicolare privato, al riscaldamento, agli impianti industriali, il tutto a formare una miscela esplosiva che danneggia tanto l’ambiente quanto la salute umana.
Un dato su tutti merita di essere rammentato ed è quello dell’emissione dei gas serra (anidride carbonica, metano e protossido d’azoto) per cui la Provincia di Livorno ne produce da sola quasi il 40% a livello regionale. Nel contesto italiano oltre un quarto delle emissioni dei gas serra viene attribuito al comporto trasportistico.
"Problemi complessi vanno necessariamente affrontati in maniera articolata –ha detto Gaetano Benedetto del WWF Italia – e nel contesto italiano, dove oltre un quarto delle emissioni dei gas serra viene attribuito al comporto trasportistico, i P.U.T. (piani urbani del traffico) non costituiscono ancora una risposta adeguata al costante incremento di opere pubbliche che continuano a rafforzare il sistema stradale.
E' evidente comunque – continua l’esponente del WWF - che non si tratta solo di politiche generali da applicare, ma anche di comportamenti concreti e responsabili da porre in essere. In quest'ottica il ruolo degli Enti locali, come tramite diretto tra lo Stato ed i cittadini, appare dirimente non solo per diffondere la necessaria sensibilità rispetto al problema, ma per creare alternative valide a comportamenti quotidiani che, nella loro sommatoria, contribuiscono significativamente a quei consumi energetici che sono alla base delle emissioni dei gas serra. L'incremento dell'offerta di trasporto pubblico, le piste ciclabili, la promozione dell'uso della bicicletta e del motorino elettrico, le isole pedonali -conclude Gaetano Benedetto- costituiscono progetti che non solo hanno incidenza sul fenomeno dei cambiamenti climatici, ma un enorme beneficio anche sulla nostra salute e sulla nostra qualità della vita".
Elisa Falchini, responsabile della sezione di Livorno, parlando delle sorgenti di emissione ha messo in evidenza invece come sia "arrivato il momento di sfatare il luogo comune secondo cui i motorini inquinano meno delle auto: un solo motorino, infatti, può avere emissioni di Benzene da 20 a 30 volte superiori a quelle di un auto catalizzata (in un anno vengono prodotte 8500 tonnellate di Benzene dai soli motorini). Dobbiamo tener presente che Livorno è tra le province con maggior densità di motorini d’Italia ed è quindi evidente come non si possa più ignorare questo mezzo di trasporto quando si discutono le strategie per la riduzione dell’inquinamento atmosferico nella nostra città.
Tra l’altro – conclude Falchini - portare avanti una politica di disincentivazione all’uso del motorino sarebbe agevolato dal fatto che i maggiori fruitori di questo mezzo sono i giovani per i quali è più facile cambiare le abitudini quotidiane. Inoltre il motorino è un mezzo di trasporto facilmente sostituibile dalla bicicletta vista la tipologia dei percorsi per i quali viene solitamente utilizzato (spostamenti brevi all’interno dell’area urbana)". --- WWF Livorno |
|
|
|
|