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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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L’abbandono di Pianosa
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--- di Marcello Camici --- "Parco, caccia sono due degli argomenti in voga ultimamente all'Elba: siamo ad ottobre mese di bilanci e valutazioni sulla stagione turistica appena finita. In questa estate, soprattutto in luglio, c'è stata una grande attenzione e si è fatto un gran parlare di Pianosa. Ora invece c’è il silenzio: si avvicina l'inverno. Prima che si "metta a dormire" la questione, per poi magari riparlarne nella prossima estate, può essere utile tentare di fare il punto della situazione sull'isola. Per oltre centocinquanta anni Pianosa, pur essendo sede di un carcere, ha avuto una vita sua propria legata al lavoro dei carcerati che hanno creato poderi, strade, allevamenti di bestiame, coltivazioni ecc. Questo lavoro ha trasformato l'isola ed è dettagliatamente documentato in una pubblicazione del Ministero di Grazia e Giustizia.Attraverso documenti e foto della bella mostra allestita dall'associazione "Amici di Pianosa" è stato possibile vedere un'isola sconosciuta, quella del passato, degli anni tra la fine dell'ottocento e primi del novecento. C’era allora un ambiente dominato dal carcere, ma pieno di vita, con feste popolari che allietavano la vita di centinaia di persone. Dopo centocinquanta anni di presenza del carcere il destino di Pianosa è stato deciso con cronometrica precisione da decreti statali.Con la legge 394/91 si stabilisce che Pianosa farà parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Con la legge. n. 652 del 23.12.1996 si prevedeva la dismissione penitenziaria al 31.12.1997. Tale dismissione, a seguito di disposizioni amministrative si spostava ufficialmente al 30 giugno 1998. Sono dunque trascorsi anni ma nessun progetto alternativo al carcere ha fatto approdo sull'isola. Cioè il carcere è stato chiuso senza che fosse stato predisposto alcun progetto, nonostante da tempo fosse conosciuto il destino dell'isola. E' invece approdato l'abbandono, il completo abbandono che ha condotto ad un grave stato di degrado di un patrimonio immobiliare stimato intorno a ottanta miliardi (ma è sicuramente di più se si prende in considerazione lo stato di degrado e abbandono delle aziende agricole penali). Don Nando Bertoli, parroco per venticinque anni nell'ex penitenziario, ha sintetizzato in poche parole:"abbiamo fatto quattro anni di parole, di discussioni". E vediamo quali sono queste parole, queste discussioni. Per il Parco Nazionale Pianosa rappresenta "la madre di tutte le sfide". Il presidente Tanelli per Pianosa si è dimesso e ha poi subito ritirato le dimissioni. Nel marzo del duemila un protocollo d'intesa col Ministero delle Finanze prevedeva le tre "vocazioni"di Pianosa: attività di agricoltura biologica, un polo scientifico ed un turismo contingentato, intelligente ed eco-sostenibile. Queste tre vocazioni avrebbero dovuto realizzarsi grazie all'insediamento sull'isola di una comunità di monaci (si è parlato anche di tossicodipendenti) allo "sbarco" di strutture universitarie e del CNR (per sviluppare attività scientifiche relative alla bilogia marina e ai cambiamenti climatici) e alla nascita di campi di lavoro estivi di Legambiente e del WWF. E' poi spuntato anche un progetto riguardante un polo alberghiero, con l'avvertenza però che niente di nuovo sarà costruito su Pianosa, che gli interventi saranno eseguiti secondo i principi della bioarchitettura e che le strutture saranno eco - compatibili, compreso l’utilizzi di energie alternative. Dunque Pianosa… come un luogo dove si diffonde la cultura dell'ambiente. Nella vicenda, oltre al Parco, che in seguito ad un accordo con il Ministero delle Finanze è il custode demaniale dell'isola, c'è anche il comune di Campo nell’Elba, sul cui territorio si trova l'isola. L'attuale maggioranza politica che amministra Campo (Alleanza per Campo), nelle linee programmatiche presentate al corpo elettorale (elezioni comunali giugno 99), prevedeva per Pianosa la realizzazione di un museo delle isole dell'UNESCO, di una scuola di polizia ambientale del corpo delle Capitanerie di porto, di una scuola di formazione del personale di polizia penitenziaria sulle tecnologie informatiche e telematiche, oltre alla presenza della comunità monastica. Furono dal Comune individuati soggetti (come il prof. Totaro) per studiare la realizzazione di questi progetti elettorali. Alcune località dell’Elba occidentale (Marciana, S.Ilario e S.Piero) hanno poi sollevato il riconoscimento dei diritti sugli usi civici di Pianosa. Ultimamente è anche uscito un CD-ROM della provincia di Livorno dedicato interamente allo sviluppo e riqualificazione dell'ex isola carcere: un bel percorso virtuale. Un'analisi che costituisce il punto di riferimento indispensabile, e finora mancante, per definire gli strumenti di governo del territorio volti ad assicurare una nuova presenza umana sull'isola e un nuovo sviluppo economico nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale.Il presidente della provincia, Frontera, ha sottolineato come "non ci sia percorso di tutela e di valorizzazione che possa prescindere dalla conoscenza". Il Ministro di Grazia e Giustizia, Castelli, visitando Pianosa ha potuto verificare che è stata abbandonata una struttura (il carcere) non solo perfettamente funzionante ma anche in grado di far lavorare i detenuti e per questo ha valutato la possibilità di riaprire le strutture abbandonate e ristrutturare le esistenti. Il Ministro dell'Ambiente Matteoli sostiene invece che le vie di sviluppo sono altre: non il carcere, non un metro cubo di cemento in più, ma la necessità che si arrivi al più presto ad una definizione degli aspetti concessionari dell'isola. Queste, in sintesi, le parole, le discussioni cui fa riferimento don Nando Bertoli. Intanto Pianosa è sempre più un’isola fantasma dove, nonostante l'abnegazione dei pochi rimasti sull'isola, al degrado conseguente all'abbandono si associano anche furti come la scomparsa degli arredi sabaudi. L'abbandono non è come il fuoco, che in poco devasta e distrugge ma, nel tempo, è anche più distruttivo: il territorio abbandonato appare come saccheggiato. Giustamente per il territorio devastato dal fuoco si parla di delinquenza e criminalità, per il terittorio devastato dall'abbandono quali sostantivi usare? Chi sono i responsabili di questo abbandono? A quanto ammontano i danni provocati dall'abbandono? Per sconfiggere questa piaga bisogna che l'isola sia ripopolata da esseri umani per 365 giorni all'anno. Questo è il problema più urgente da risolvere. In questa prospettiva la proposta del ministro Castelli mi pare che sia la più realistica e anche la più fattibile in tempi brevi, eviterebbe un ulteriore degrado. In questa prospettiva (antropizzazione dell'isola per tutto l'anno) va anche la proposta, lanciata dalla forze politiche locali autonomiste, di adibire l'isola a centro di attività della pesca con obbligo di reinvestire in parte gli utili nella tutela e recupero dei beni ambientali e architettonici di Pianosa.
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