|
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
|
|
Si chieda ai cittadini prima di fare il Parco Marino
|
|
di Marcello Camici
Ritengo che i protagonsiti principali della risorsa primaria che è il mare siano tutti i cittadini e non solo i pescatori: pertanto sull'area protetta marina debbono avere voce in capitolo non solo gli addetti ai lavori. Il territorio, sia esso terrestre che marino, è parte integrante della vita di tutti coloro che abitano, vivono e lavorano su quel territorio.
E' indispensabile dunque che la nascita del Parco marino trovi il consenso del popolo che vive nel parco. La via maestra per ottenere consenso del popolo, a cui appartiene la sovranità, è il voto. E' dunque indispensabile un Referendum, che per altro viene da anni richiesto anche per il parco terrestre. Referendum che appare sempre più una esigenza ora che è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale (n. 253 del 30 ottobre 2001) la legge 11 ottobre 2001, n. 391, di ratifica della esecuzione dell'accordo relativo alla creazione del santuario dei mammiferi marini, fatta a Roma il 25 novembre 1999.
L'accordo, tra l'altro, prevede l'interdizione di mezzi natanti veloci nelle acque del santuario (c'è forse qualche rischio per il servizio veloce dell'aliscafo ?). La legge di istituzione di un parco, sia marino che terrestre, dovrebbe prevedere lo svolgersi di un referendum per conoscere l'opinione del popolo ogni volta che viene proposta l'istituzione di un'area protetta, in modo particolare per territori antropizzati ed a consolidato sviluppo economico, come è appunto l'Elba.
Lo svolgersi di un referendum popolare consentirebbe inoltre la possibilità di una informazione completa a tutti i cittadini sulla istituenda area protetta e l'inizio di una loro partecipazione che dovrà concretizzarsi in precise norme di legge se l'area protetta supera la prova referendaria. Ritengo che il silenzio della comunità elbana, sulla notizia che il governo ha accolto l'ordine del giorno della senatrice dei verdi Loredana De Pretis per la istituzione di un'area marina protetta nell'arcipelago toscano, non denunci consenso o imbarazzo politico ma solo e soltanto rassegnazione.
Rassegnazione al fatto di essere esclusi e di non avere voce in capitolo su scelte e decisioni che tuttavia li riguardano direttamente. Rassegnazione dovuta alla consapevole e diffusa constatazione che i politici promettono e non mantengono le promesse quando, senza che sia loro proibito, non passano addirittura allo schieramento politico opposto a quello in cui sono stati eletti con voto popolare.
Se invece ai cittadini dell'Aercipelago venisse concesso di esprimersi sulla istituzione del parco marino, essi verrebbero anche ad essere informati su cosa è un'area marina protetta e sulle normative di legge già esistenti che riguardano la vigilanza in mare e le riserve marine. Essi potranno, se lo vorranno, andare a votare informati e sopratutto consapevoli di avere voce in capitolo.
Se il Governo trasformerà la proposta dei verdi in legge dello Stato deve recepire l'esigenza che senza consenso e partecipazione dei cittadini ogni decisione presa può essere e apparire non solo non democratica ma anche destinata a fallire. Il governo è certamente libero di scegliere la via che ritiene più opportuna, anche ripetere l'esperienza e gli errori del centrosinistra sulla nascita dell'area protetta terrestre.
Potrà, se lo vorrà, procedere verso un preciso atto amministrativo che accompagni la istituzione del parco marino ad un referendum popolare o altro ancora. Noi,cittadini ed elettori, vedremo cosa succederà, anche se qualcosa inizia a muoversi dato che si è già formato un comitato.
Personalmente non sono favorevole, sul piano politico, alla istituzione di un'area marina protetta senza il consenso popolare e, sul piano amministrativo, non ritengo l'area marina protetta uno strumento amministrativo del territorio idoneo alla realtà economica, sociale dell'arcipelago e, in modo particolare, dell'Elba. |
|
|
|
|