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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Il WWF in difesa dei pini di Marina di Campo
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Qualcuno ha potuto scrivere che l'Amministrazione comunale di Campo nell'Elba è occupata nel portare a termine il piano che riguarda la ristrutturazione e il rifacimento delle principali vie interne di comunicazione, adeguandole a quelle che sono le normative europee.
Ma qualcun altro, più semplicemente, potrebbe anche scrivere (e il WWF lo dice da quasi due anni) che si stanno invece cambiando, non sempre in meglio, i connotati ad un paese, cementificando ogni suo angolo e buttando giù, pianta dopo pianta, il patrimonio arboreo che, assieme alla spiaggia, era la caratteristica e la bellezza di Campo.
"Qui bisogna mettersi d'accordo - dice l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Graziani - una volta per tutte. Da una parte ci stiamo attrezzando per abbattere tutti quelli che possono essere considerati ostacoli per la deambulazione di persone svantaggiate, dall'altra ci troviamo di fronte a marciapiedi divelti e stretti per la presenza di alberi. Delle due una: o si cerca di rendere praticabile il centro storico anche alle persone che usano le carrozzelle, oppure ci teniano questi alberi".
Ma le parole dell'assessore non convincono per niente il WWF perché anche dietro la foglia di fico rappresentata da questo presunto voler favorire le persone svantaggiate, come al solito, traspare una irreprimibile voglia di cemento da parte dell'assessore.
Si rilegga l'assessore Graziani (e se lo rilegga anche il Sindaco, che se c'è potrebbe anche ogni tanto battere un colpo) la perizia del Professore Francesco Ferrini, docente di Arboricultura ornamentale alla facoltà di agraria dell'Università di Milano, che sappiamo essere da tempo pervenuta al Comune di Campo, e rifletta su elementi quali il Ruolo estetico-paesaggistico delle alberature campesi, le metodologie di analisi dello stato di salute degli alberi, i Problemi derivanti dalla mancanza di tale alberatura. Il Professor Ferrini ci ha autorizzato a mettere il suo lavoro in linea nel sito internet della sezione WWF (http://it.geocities.com/arcipelagotos ) e lo faremo nei prossimi giorni.
Così, per il momento, se qualcuno vuole imputare ai pini (pacifici pini domestici, cioè Pinus pinea, questa volta) le peggiori nefandezze nei confronti dei non deambulanti (dimenticando quanto sia diffusa a Campo la sosta selvaggia, che almeno i pini impediscono), il WWF esige per le più che cinquantenarie piante il diritto ad un regolare processo. Ed è stato anche individuato il collegio di Difesa.
E' già stato infatti incaricato l'architetto Sergio Rizzi (battagliero piemontese all'Elba da una vita, che ha accettato) di compiere un censimento dei pini campesi, sia quelli scomparsi sotto le motoseghe del Comune nell'ultimo anno (assieme a cipressi, platani, tamerici, oleandri, pitosfori) sia quelli (centinaia, mica uno!) di cui trattasi in questo processo, che per l'Amministrazione campese era cominciato come un incivile processo sommario.
Un incavolatissimo architetto Rizzi sta già preparando per il WWF una ponderosa arringa difensiva. La perizia del Professore Francesco Ferrini, ancorchè tenuta gelosamente segreta dall'assesore Graziani, sarà invece la nostra perizia di parte. Il giudice naturale è ovviamente la Soprintendenza di Pisa, nella persona dell'Architetto Fiorella Ramacogi, che in passato di alberi ne ha graziati diversi (bloccando pseudo ippovie nel parco nazionale, costruzioni nelle foreste demaniali ed altro). La prima udienza sarà per lunedì prossimo.
Un piccolo assaggio dalla perizia del professor Ferrini: "Da quanto su detto appare abbastanza chiaro quali sarebbero gli effetti della rimozione dell'alberatura presa in esame: perdita di valore degli immobili presenti nella Via Roma e nelle contrade adiacenti, quantificabile in percentuale variabile dal 5 al 20%. Modifica del microclima con maggior sbalzo termico fra estate ed inverno (estate più calda ed inverno più freddo) e peggioramento della qualità dell'aria".
L'assessore lamenta marciapiedi divelti? Andiamo subito al capitolo radici: "Per quanto riguarda l'inconveniente dovuto al sollevamento del manto stradale da parte delle radici dei pini è da sottolineare che questo problema non è causato solo da questa specie, ma può presentarsi quando gli alberi sono piantati troppo superficialmente o, a causa di problemi di compattazione del terreno o di scarsa areazione dello stesso, le radici si mantengono superficiali. Per ovviare a questo tipo d'inconveniente sono state proposte varie soluzioni, le quali, comunque, hanno tutte come principio-base, quello di migliorare le caratteristiche del terreno, areandolo e, al contempo, aumentare il volume a disposizione delle radici.
Appare evidente che la vegetazione e l'ambiente nel suo complesso presente, possiedono i connotati tipici delle zone marine; pertanto il popolamento vegetale oggetto delle verifica richiesta presenta, le caratteristiche predisponenti per la sua classificazione come "una zona verde della città, di non comune bellezza paesistica. Sulla base delle operazioni peritali personalmente svolte e delle prove oggettive acquisite, è pertanto possibile affermare che mancano i presupposti logici per la rimozione del bene in oggetto.
In considerazione dell'importanza di un adeguato patrimonio arboreo ed arbustivo sul territorio comunale ed in particolare negli spazi afferenti le proprietà private non si prospetta, infatti, in sostituzione dell'attuale vegetazione, la messa a dimora di piante appartenenti a specie con sviluppo più limitato e appartenenti al patrimonio vegetale indigeno o naturalizzato che possano, in tempi ragionevolmente brevi, creare una continuità visiva con il verde presente nella zona e tali da garantire il raggiungimento dell'obiettivo dello sviluppo sostenibile che è quello di salvaguardare i diritti delle generazioni presenti e future a fruire delle risorse del territorio."
A parte la perizia, il WWF non nasconde la volontà di portare qualcun altro sul banco degli imputati, magari proprio qualcuno degli accusatori: infatti in una istanza al Giudice (la Soprintendenza) di circa due mesi fa il WWF dell'arcipelago toscano (quando l'imputazione era solo quella di leso asfalto e non erano ancora emerse le nefandezze nei confronti dei non deambulanti) sosteneva controaccuse non proprio leggere:
"A parere di questa Associazione sembra del tutto carente e non rispondente a verità la motivazione addotta di 'opera necessaria per fini di pubblica utilità e sicurezza' essendo invece vero che il Comune medesimo ha da anni provveduto a sospendere ogni e qualsiasi intervento di normale manutenzione al manto stradale della zona interessata.
Sono anche evidenti e documentate dalle nostre precedenti istanze le ragioni estetiche ed ambientali per cui si deve assolutamente imporre al Comune la sostituzione di quanto indebitamente abbattuto finora, considerato che a Marina di Campo, nella zona di via Roma, vi è da cinquanta anni una pregevole compenetrazione di verde pubblico (Piazza del Comune e via Roma stessa) con il verde privato delle contigue ville Matteini ed altre, verde che merita di essere tutelato nelle forme attuali e caso mai meglio inserito in quella che sta diventando un'area a circolazione limitata, anche applicando le buone e corrette regole culturali per cui potrebbe essere allargata la zona permeabile circostante i tronchi, come per altro fatto con buoni risultati estetici per i pini residui di via Marconi."
Da questo punto in poi nell'istanza si cominciava a parlare di persone e precise ipotesi di reato.
WWF Sezione Arcipelago Toscano |
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