|
Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
|
|
Taglio del Parco, nuova farsa a Marciana Marina
|
|
Il Comune di Marciana Marina, il cui Sindaco siede anche nel Direttivo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, si è accodato alle proposte di distruzione dell'Area Protetta formulate dagli altri Comuni elbani, ma lo ha fatto in modo così goffo e pasticciato da sollevare seri dubbi su tutto l'iter scelto anche dalle altre Amministrazioni elbane.
Inizialmente l'ordine del giorno fornito ai Consiglieri Comunali conteneva una generica solidarietà alle proposte degli altri Comuni, tanto che il Sindaco Martini aveva dichiarato che "durante l'incontro che noi sindaci abbiamo avuto a Roma, ci hanno fatto capire che per ora si potranno solo spostare i confini ma senza cambiare l'estensione dell'Area Protetta".
Quindi il Sindaco svelava i contenuti di un accordo romano finora tenuto nascosti ai cacciatori ed adombrava quello scambio di territorio proposto da più parti. Ma il 27 novembre il documento subiva un cambiamento: a pochi minuti dall'inizio del Consiglio Comunale il Sindaco forniva una nuova versione del documento ed appariva la seguente frase:"pur essendo il nostro Comune solo marginalmente compreso nel PNAT, al fine di rendere i confini del Parco omogenei a quelli delineati dal Comune limitrofo di Marciana, propone una nuova perimetrazione che preveda l'eliminazione delle zone del Bagno e Redinoce dall'area protetta".
La minoranza , vista la scorrettezza di un ordine del giorno ricevuto solo la sera prima del consiglio e mutato il giorno dopo su pressione dei cacciatori, chiedeva un rinvio della discussione che il Sindaco doveva accettare. Il 1° dicembre la Minoranza ha pesantemente contestato l'improvvisazione del Sindaco e le palesi contraddizioni del suo operato, ma questa opposizione non ha potuto evitare che il pasticcio della Giunta Martini si andasse ad aggiungere al tentativo di massacro del Parco organizzato dai Sindaci elbani.
Con questa proposta, il Parco verrebbe ridotto ad un brandello di costa alla Cala, scomparendo da tutta la costa orientale del più piccolo Comune della Toscana, da un'area boscata di grande rilievo, inserita dall'Unione Europea in un Sito di Interesse Comunitario, che la Regione ha inserito nei riferimenti per il Sistema di Formazione delle Aree Protette (Area 43Q) e che ospita un'Azienda Agricola che produce vini doc e che ha richiesto ed ottenuto il marchio del Parco, al quale ora dovrebbe rinunciare.
Siamo al cedimento assoluto alle pretese dei cacciatori che, dentro e fuori la Giunta Martini, hanno imposto al Sindaco una scelta priva di qualsiasi fondamento tecnico, scientifico ed amministrativo. Resta un mistero in tutto questo triste agitarsi di Sindaci e cacciatori, come faranno questi signori ad imporre la firma di un Decreto che distruggerebbe il Parco al Presidente della Repubblica Ciampi che il 30 novembre ha inviato il seguente telegramma al convegno sul decennale della legge 394 organizzato dalla Federparchi?
"L'allargamento della tutela dal 3 al 10% del territorio italiano è un risultato dell'impegno che l'Italia, in linea con gli atri paesi europei, ha dedicato alla conservazione del suo ricco patrimonio boschivo e naturale. I parchi sono laboratori a cielo aperto, ecosistemi delicati e complessi, essenziali per la salvaguardia dell'ambiente e della salute dell'uomo. Le Aree Protette rappresentano modelli di integrazione delle varietà naturalistiche con il contesto storico e culturale del nostro territorio, legato ad antiche tradizioni.
Lo sviluppo in settori come il turismo, l'agricoltura, l'artigianato, la gestione dei beni culturali, è oggi sempre più legato alla realizzazione di progetti promossi da soggetti istituzionali pubblici e dall'associazionismo privato, impegnati nelle politiche di valorizzazione del territorio". Come faranno a far firmare a Ciampi un pasticcio che va nella direzione esattamente contraria a quanto la massima autorità della Repubblica Italiana solennemente scrive, una serie di tagli senza senso che contraddicono perfino le linee sui parchi del Governo Berlusconi.
E' ogni giorno più evidente: si tratta solo di strumentalizzazione politica, di dare un contentino ai 600 cacciatori elbani, di rimandare tutto per un paio di anni e poi non farne di nulla perché, come scrive lo stesso Ministro dell'Ambiente nel Disegno di Legge delega per il riordino, coordinamento e l'integrazione delle legislazione Ambientale: "viene riaffermata la prospettiva di un ampliamento complessivo della superficie sottoposta a clausole di salvaguardia che però dovranno essere articolate in relazione alle specifiche vocazioni del territorio interessato".
Legambiente Arcipelago Toscano |
|
|
|
|