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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Altolą di Legambiente a nuove antenne per i cellulari
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"Hanno ragione i cittadini di Portoferraio a protestare contro l'installazione delle nuove antenne in vicinanza delle zone abitate al Campo sportivo di Portoferraio e a San Giovanni". Esordisce così Legambiente in una nota con cui critica senza mezzi termini il comune di Portoferraio e la sua linea a favore del... proliferare sul territorio comunale dei ripetitori per la telefonia mobile.
L'associazione ambientalista esprime anche "tutto il suo appoggio ai comitati di cittadini giustamente preoccupati" e si dice disponibile ad incontri ed iniziative comuni. Nello specifico il Cigno è critico soprattutto sulla delibera dell'amministrazione portoferraiese con la quale si dà il via libera alla costruzione di 13 nuovi impianti, delibera che gli ambientalisti chiedono venga immediatamente ritirata.
"Il comune - dice in proposito la nota di Legambiente - deve proporre un altro piano, imponendo alle compagnie i nuovi standard e tutte le possibili innovazioni tecnologiche per ridurre gli impianti e minimizzare l'impatto sulla salute ed il paesaggio".
I vertici elbani del Cigno verde ricordano che, successivamente a quella delibera del comune di Portroferraio, il Consiglio regionale toscano ha approvato un regolamento (attuativo della Legge regionale 54/2000 sugli impianti radiocomunicazione) che impone il valore guida degli 0,5 V/m per i campi elettrici prodotti dagli impianti fissi per telefonia cellulare, accogliendo pienamente il così detto principio di precauzione.
La Regione stabilisce insomma che debba essere evitata ogni esposizione non necessaria, e che la salute pubblica debba essere più importante degli interessi economici dei gestori della telefonia e dei contributi che questi versano ai comuni in cambio delle antenne.
Questo, è stato fatto notare, pone all'avanguardia la Toscana con l'abbassamento dei limiti sulle emissioni imposti dal Decreto Ministeriale 381/98, per altro mancante di un regolamento. Due, secondo Legambiente, gli aspetti più rilevanti del regolamento regionale: l'estensione delle aree sensibili e la precisa responsabilità dei Comuni, che dovranno redarre entro 120 giorni i piani regolatori per le antenne.
"Questo - sottolinea il Cigno - assume ancora più rilievo in un'isola come l'Elba, nella quale le compagnie telefoniche ed i comuni hanno deliberatamente ignorato la delibera 149/2000 ed i ripetuti solleciti dell'Ente Parco che richiedeva un progetto di pianificazione per tipologia degli impianti tecnologici per la telefonia cellulare".
"I cittadini - conclude Legambiente - devono pretendere una corretta ed indipendente informazione sull'inquinamento elettromagnetico, l'applicazione in tutta l'Elba del nuovo regolamento regionale e l'abbattimento degli impianti fuorilegge, il ritiro immediato della delibera pro-antenne di Portoferraio, l'allontanamento degli impianti dalle aree abitate o di grande rilievo paesaggistico". |
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