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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Tonno rosso a rischio... per il sushi
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Il Boom dell'allevamento del tonno rosso rischia di mettere in crisi l'intera specie del Mediterraneo: questa pratica, poco conosciuta, negli ultimi anni è più che raddoppiata nel nostro bacino e rischia di essere il colpo di grazia per il Tonno rosso, uno stock ittico preziosissimo già fortemente impoverito proprio dalla pesca industriale praticata negli ultimi anni dalle flotte straniere.
Il WWF lo ricorda al Ministro Alemanno, il quale, in occasione della riunione dei 15 Ministri dell'Agricoltura a Murcia, in Spagna, dove si trova la più alta concentrazione di allevamento di tonni, ha dimostrato apprezzamento per questa pratica immergendosi in una delle vasche.
In realtà questi impianti non sono affatto degli allevamenti ai fini della riproduzione della specie: i tonni infatti vengono pescati vivi e messi all'ingrasso in apposite gabbie galleggianti, proprio per aumentare il contenuto di grassi nelle loro carni e renderli appetibili per il mercato giapponese del sushi.
I dati che arrivano dal recente Rapporto del WWF sul Boom del Tonno Rosso, evidenzia che in Giappone l'importazione di questo prodotto dal Mediterraneo è balzata, in soli 3 anni, da 200 a 4.300 tonnellate: nel Paese del sol levante i tonni più grandi possono raggiungere cifre da capogiro, anche 80.000 dollari l'uno.
Il WWF ricorda che non è sostenibile uno sviluppo incontrollato di questa attività, che coinvolge Paesi come la Croazia e Malta e che sta suscitando interesse anche in Francia, Tunisia, Algeria e Italia. I 12 impianti esistenti producono 11.000 tonnellate di tonno, più della metà della quota "allevata" in tutto il mondo.
Questa nuova "industria" del pesce non è soggetta ad alcuna regola o controllo degli organi preposti, come il GFCM (Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo) e l'ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno atlantico).
Il WWF chiede a questi organi internazionali e all'Unione Europa una Moratoria dello sviluppo di ulteriori "allevamenti" di Tonno nel Mediterraneo fino a quando questa pratica non venga regolamentata adeguatamente a livello nazionale e internazionale.
Il WWF teme che questa nuova "corsa all'oro", facilitata dai Governi interessati attraverso permessi e licenze rilasciati con grande facilità, si sviluppi in modo del tutto incontrollato, mettendo a rischio la stessa specie. Secondo il WWF i paesi europei dovrebbero attenersi ai principi di sostenibilità dettati dal Libro Verde sulla pesca dell'Unione Europea, ai quali dovrà ispirarsi la Riforma Comune che dovrà essere varata entro dicembre.
Il WWF ha anche avviato una Campagna Pesca, presente anche sul sito www.wwf.it rivolta a tutti i cittadini europei, invitati anche ad inviare e-mail di pressione sui singoli Ministri che dovranno decidere sulla Riforma Comune sulla Pesca.
WWF Italia |
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