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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Velelle sulla spiaggia di Marciana Marina
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Ha destato un certo allarme quanto avvenuto nei giorni scorsi sulla spiaggia di Marciana Marina, invasa da un enorme sciame di velelle. Si tratta di animali simili alle meduse, ma appartenenti alla famiglia dei Sinofori.
Sono costituite da piccoli organismi diversi che si dividono i compiti (uno o più animali formano la "vela", poi ci sono i polpi pescatori, quelli nutritori, quelli riproduttori) e tutti insieme, formano minuscoli organismi superiori che si riuniscono in banchi di migliaia di individui e, portati dal vento e dalla corrente, finiscono per spiaggiarsi.
E' proprio questo quello che è successo a Marciana Marina ed anche in altre località in questi giorni. La grande quantità di velelle non è stata fermata prima dello spiaggiamento e ha provocato disagi e miasmi per la quasi istantanea putrefazione di queste colonie di animali.
Di tutto questo ci parla anche Legambiente Arcipelago Toscano, rammaricandosi in particolare del fatto che, a Marciana Marina, qualcuno ha pensato bene di diffondere una voce secondo la quale sarebbe stata proprio Legambiente ad impedire che le velelle fossero fermate con reti ed altri sistemi prima dello spiaggiamento, pretendendo che il banco di Sinofori potesse essere asportato solo dopo che si era depositato sulla spiaggia.
"Questa voce calunniosa - commenta il gruppo ambientalista - fatta circolare ad arte e con insistenza, forse per nascondere l'impotenza e la mancanza di iniziative di altri, è priva di qualsiasi fondamento e Legambiente si riserva di sporgere denuncia per calunnia se verrà fuori il nome di chi ha diffuso questa colossale sciocchezza".
"Legambiente - continua - è un'associazione che non ha alcun potere di imporre a nessuno scelte amministrative; le velelle possono essere fermate con barriere prima che si spiaggino e riportate al largo perché le correnti le disperdano naturalmente, e noi non abbiamo niente in contrario a che questo venga fatto".
"Siamo consapevoli - conclude Legambiente - che, come diceva Casimir De La Vigne, 'più la calunnia è inverosimile più la ricordano gli stolti', ma non siamo disponibili a farci calunniare dagli stolti e ad accollarci le colpe e il mancato intervento di altri". |
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