Sarà Milly Carlucci a condurre, a Portoferraio, al Centro De Lauger, l'8 giugno alle 21.30, la serata di assegnazione del Premio Letterario Isola d'Elba - Raffaello Brignetti, giunto alla sua trentesima edizione. Mondanità e cultura dunque, in un ambiente sempre suggestivo.
Queste le tre opere finaliste:
"Convertire Casaubon" (di Luciano Canfora - Adelphi): un saggio, sapientemente curato, sul mondo segreto dei Gesuiti, nel periodo storico che va dal Concilio di Trento, all'inizio della Guerra dei Trent'anni, in cui si svela l'influsso determinante dell'ordine religioso sulla cultura Europea del tempo fino ai nostri giorni.
"Dal giardino murato" (di Luca Desiato - Messaggero Padova): un delicato e profondo romanzo epistolare, basato sulla corrispondenza dell'autore con una monaca di clausura, in cui personaggi e storie varcano i confini del tempo.
"Proleterka" (di Fleur Jaeggy - Adelphi): un romanzo intenso ed intimista, scritto da un'autrice appartata e indipendente, che narra il rapporto tra un padre e una figlia nel corso di un viaggio in mare, in una nave che dà il titolo all'opera.
Queste invece alcune note biografiche sui tre autori tra i quali verrà scelto il Premio Elba - Raffaello Brignetti di quest'anno:
Luciano Canfora è nato a Bari, dove attualmente insegna filologia classica presso l'Università. Si è perfezionato in filologia classica alla Scuola Normale di Pisa, e ha insegnato Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Attualmente presiede l'associazione culturale Socrate, fa parte del comitato direttivo di diverse testate culturali nazionali e internazionali (Historia y critica di Santiago, Journal of Classical Tradition di Boston, per citarne alcune). Ha pubblicato tra l'altro un saggio sulla storia della biblioteca di Alessandria: La biblioteca scomparsa (Sellerio), tradotto in francese, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese.
Luca Desiato nasce a Roma nel 1941 dove attualmente vive e lavora. Si trasferisce per alcuni anni in America Latina dove si dedica e agli studi teologici. Suoi numerosi libri di successo: Benito e il mostro (1977), Il marchese del Grillo (1981), Galileo mio padre (1983) con il quale vince il Premio Grinzane Cavour e Premio Maria Cristina. Come il fuoco (1986) vince il Premio Basilicata e ancora libri e premi.
Fleur Jaeggy nasce a Zurigo e vive a Milano dal 1968. Per Adelphy pubblica Il dito in bocca, L'angelo custode, Le statue d'acqua, I beati anni del castigo, vincitore del premio Premio Bagutta 1990 e del Premio Boccaccia Europa 1994. E ancora, Premio Moravia 1994 con La paura del cielo. In occasione della pubblicazione del suo primo libro così scriveva Ingeborg Bachmann: ".l'autrice ha l'invidiabile primo sguardo per le persone e le cose, c'è in lei un insieme di distratta leggerezza e di saggezza autoritaria: da queste capacità contraddittorie nascono dialoghi di una diabolica intelligenza e descrizioni di una semplicità disarmante."
Questa infine la composizione della Giuria ufficiale (alla quale, come sempre, si sono affiancati 42 giudici lettori): Alberto Brandani (Presidente), Gaspare Barbiellini Amidei, Giorgio Barsotti, Mario Baudino, Alfredo Cattabiani, Giuseppe Conte, Rodolfo Doni, Emerico Giachery, Giuseppe Neri, Massimo Onofri, Alfonso Preziosi, Silvia Ronchey, Marcello Veneziani, Vittorio Vettori. |