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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Guardia Costiera impegnata in tre soccorsi in un solo giorno
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Giornata davvero impegnativa quella di mercoledì 5 giugno per la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Portoferraio.
Gli uomini del comando marittimo elbano sono infatti dovuti intervenire ben tre volte per prestare soccorso altrettanti casi di emergenza causati dalle cattive condizioni meteo marine di questi giorni.
Il primo intervento per altro è avvenuto durante una competizione velica e proprio a favore di una barca concorrente in difficoltà. La gara in questione era la regata di altura organizzata dallo Yacht Club di Punta Ala nell'ambito del 9° Audi IMS European Championship, un percorso di 120 miglia marine con partenza ed arrivo a Punta Ala.
Era mezzanotte passata da poco quando l'imbarcazione "Baraldi", dopo una collisione con lo scoglio Africa, lanciava il may day, subito raccolto dalle centrali operative delle Capitanerie di Livorno e Portoferraio. Ad intervenire era il rimorchiatore d'altura della marina "Titano" che tra l'altro si trovava già sul posto per l'asistenza alla regata.
Proprio il tempestivo intervento faceva sì che la barca in difficoltà si traesse d'impaccio e potesse raggiungere senza rischi Punta Ala. Passavano solo poche ore però e c'era un'altra emergenza da affrontare per la nostra Guardia Costiera.
Un'altra barca a vela stavolta aveva disalberato. All'alba arrivava l'SOS lanciato dai sei occupanti del "Baobao", senza controllo mentre si trovavano a 8 miglia a sud dell'Elba, davanti a Punta Calamita.
Immediato anche in questo caso l'intervento della motovedetta della Capitaneria di Porto di Portoferraio CP 805, dello stesso rimorchiatore "Titano" appena rientrato da Punta Ala e della motovedetta CP 803 della capitaneria di Porto Santo Stefano. C'era anche una motovedetta della Polizia penitenziaria di Porto Azzurro pronta ad intervenire se fosse stato necessario.
Con tante forze in campo non è stato difficile, naturalmente, togliere dai guai l'imarcazione in difficoltà. Ma non era finita. Nel pomeriggio di questo "mercoledì nero" infatti è scattato il terzo allarme per la Guardia Costiera elbana: bisognava soccorrere un surfista in difficoltà nel golfo di Lacona.
La segnalazione era venuta da alcuni campeggiatori ed anche in questo caso i soccorsi sono stati tempestivi e provvidenziali. Sul surf c'era un quarantenne di Capoliveri e se l'è cavata solo con un grosso spavento grazie al pronto arrivo dei mezzi della Capitaneria di Porto, della Polizia penitenziaria e soprattutto di un noleggiatore di natanti, Camillo Allori, il primo ad individuare il surfista in difficoltà ed a salvarlo. |
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