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Elba Oggi
Settimanale di attualitą e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo |
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Commenti e polemiche del dopo-elezioni
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I giorni scorsi, all’Elba come un po’ ovunque in Italia, sono stati caratterizzati da commenti e valutazioni d’ogni genere sul voto dello scorso 13 maggio. E come al solito… le varie parti in causa sono giuntea conclusioni spesso contrastanti… a letture del risultato elettorale a volte davvero originali. Tra i commenti al voto più frizzanti all’Elba merita di essere registrato una sorta di "battibecco" tra Legambiente e Alleanza nazionale su un tema che in effetti è stato centrale in questa consultazione elettorale ed anche in quelle degli ultimi 5 o 6 anni : il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. AN… sempre ostile all’area protetta, Legambiente sempre a favore… Di seguito proponiamo la valutazione del gruppo ambientalista ma, subito dopo, anche la risposta di AN e la contro-risposta del cigno verde. Aggiungiamo anche due valutazioni del Made, il gruppo autonomista elbano alleato del centro-destra.
Valutazioni di Legambiente sul voto del 13 maggio:
Legambiente si è, come suo costume, tenuta fuori dalla campagna elettorale, contestando solo le dichiarazioni di partiti e candidati che chiedevano l’annientamento del Parco Nazionale all’Elba e lasciando liberi i propri soci di votare e sostenere chi volessero.
Il voto elbano riporta le forze politiche ai risultati precedenti all’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con un’avanzata del centro-sinistra più Rifondazione (nonostante il crollo politico e amministrativo della Sinistra a Rio Marina) e una diminuzione del centro destra,.
Alleanza Nazionale, che ha incentrato la propria campagna elettorale contro il Parco, ha un fortissimo arretramento e perde quel primato elbano che proprio la feroce opposizione all’area protetta le attribuì nel 1996: AN dal 24,6% passa al 15,1% con un calo di ben 9,5 punti!
I due candidati del centro-destra avanzano sul continente ma perdono consensi rispetto al 1996 proprio nei comuni elbani che penalizzarono fortemente l’Ulivo "colpevole" di voler istituire il Parco (anche se Legambiente ha sempre avuto serissimi e fondati dubbi sulla reale volontà di gran parte del centro-sinistra elbano di voler davvero l’area protetta…).
Ma, mentre il candidato al Senato Mugnai regge (perde lo - 0,5% all’Elba, con punte di –3,1% a Campo e –4,5 a Marciana Marina), il candidato locale alla Camera, l’exSindaco di Marciana Luigi Vagaggini, perde il 4% dei voti all’Elba rispetto al candidato del Polo nel 1996, il Sindaco del Giglio Landini, (con i dati clamorosi di – 11% a Marciana Marina, - 7% a Marciana, - 8,8% a Campo nell’Elba). Crediamo che per Vagaggini abbia solo in piccola parte influito l’ostilità dei cacciatori per il suo atteggiamento ondivago sul Parco, vi sono evidentemente altre ragioni per un crollo così pesante nell’Elba Occidentale, con una perdita di consensi che è andata a finire in gran parte a sinistra all’Elba e interamente a Di Pietro a Marciana. Comunque, le analisi degli spostamenti dei voti le faranno sicuramente meglio i partiti nei prossimi giorni.
A noi preme solo mettere in evidenza un dato: queste elezioni, cifre alla mano, dimostrano che la campagna antiparco non paga più in termini di voti, anzi, ha penalizzato fortemente i partiti e i candidati che hanno continuato questa polemica.
Si può tranquillamente dire che i voti di protesta antiparco in uscita dal centro-sinistra 5 anni fa (circa il 5%) sono ritornati alla base e che il centro-destra mantiene la sua grande forza all’Elba anche se il Parco non è più un argomento che suscita passioni ed attrae voti se non quelli dei cacciatori elbani, che già prima dell’istituzione del Parco votavano in gran parte tradizionalmente a destra.
Il Parco ormai è stato accettato, gli elbani non hanno votato chi vuole eliminarlo o ridurlo, crediamo che oggi chiedano solo di governarlo bene, sia che lo faccia la destra o la sinistra.
-------- La replica di AN a Legambiente
Legambiente, come suo costume, si è tenuta fuori dalla campagna elettorale, là dove non ha consensi, ma è pronta a candidare il suo presidente nazionale nel seggio blindato a sinistra ovviamente, di Pisa. Lo stesso presidente nazionale, che fino ad ieri scodinzolava all'ex-ministro dell'ambiente del primo governo Berlusconi, On. Altero Matteoli per un suo assenso, o meglio di un suo non veto alla candidatura, disinteressata per carità, di ministro dell'ambiente contro Willer Bordon.
La nostra campagna contro questo parco non è mai stata di speculazione elettorale, ci siamo battuti contro un carrozzone abortito e mal gestito, non torniamo sui nostri passi, anche perchè c'è chi, per motivi diversi e non solo politici, come gli ambientalisti, oggi criticano questa gestione del PNAT.
Noi vogliamo la riperimetrazione del Parco, la ridiscussione della legge istitutiva una gestione diversa non imposta dai vostri amici in regione. Il CentroDestra ha vinto le elezioni politiche e governerà nel rispetto delle aspettative degli elbani.
Alleanza Nazionale all'isola d'Elba ha ottenuto un risultato lusinghiero al di sopra della media nazionale, A.N ha perso solamente quei consensi di sinistra che aveva ottenuto nelle politiche precedenti, ma preferisce perdere consensi in punti percentuale e vincere governando, che essere il primo partito all'Elba, ma all'opposizione.
Anche perche' in un sistema maggioritario occorre iniziare a valutare la forza dei partiti in termini di seggi e non di punti percentuali, in questa ottica infatti AN ha ottenuto molti piu' deputati e senatori rispetto al 1996.
-------- La risposta... di Legambiente
Abbiamo letto con vero divertimento la risposta degli amici di Alleanza Nazionale alla nostra analisi del voto all’Elba. A.N. dice: siamo contenti di aver perso quasi la metà dei voti che avevamo all’Elba nel 1996 perché governiamo in Italia e abbiamo più deputati. Contenti loro… Alleanza Nazionale non smentisce che il proprio calo sia dovuto alla fine dell’effetto antiparco (analisi condivisa dal più importante esponente di A.N. all’Elba, il Sindaco Barbetti) , ma dice che governerà "nel rispetto delle aspettative degli elbani".
Ora, se AN fosse veramente conseguente, dovrebbe smetterla con la stucchevole campagna antiparco: gli elbani hanno fatto crescere il centro-sinistra (teoricamente favorevole al Parco) e Forza Italia che da anni non spende più una parola contro l’area protetta e che, anzi, avanza una propria candidatura alla presidenza dell’Ente. Da questo si deduce che solo il 15% sarebbe contrario al Parco; ci auguriamo che AN tragga davvero le conseguenze sulle "aspettative degli elbani".
E Magari gli esponenti elbani del partito di Fini si leggano le dichiarazioni sui parchi dell’On. Altero Matteoli alla "Stampa" del 17 maggio: il prossimo Ministro dell’Ambiente nel Governo Berlusconi dice cose sensate e non così bellicose come vorrebbero gli A.N. elbani, anzi sono moderate e quasi del tutto condivisibili.
A.N. dice che è meglio perdere consensi e governare che stare all’opposizione; appunto, al Governo non si può fare propaganda contro i Parchi. Come dice l’On. Matteoli, le Aree Protette bisogna governarle e farle funzionare meglio, così come ci raccomanda e impone l’Unione Europea.
Ma veniamo alla parte più esilarante della risposta di A.N., la dove si parla del Presidente di LEGAMBIENTE Ermete Realacci.
Scrive A.N.: "Lo stesso presidente nazionale, che fino a ieri scodinzolava all’ex-ministro dell’ambiente del primo governo Berlusconi, On. Altero Matteoli per un suo assenso, o meglio di un suo non veto alla candidatura, disinteressata per carità, di ministro dell’ambiente contro William Bordon".
A parte l’italiano spericolato, ci pare che in A.N: qualcuno abbia una vena letteraria più consona alla fantascienza che non all’arida politica.
E’ noto che tra Realacci e Matteoli esiste un’amicizia che non è mai stata complicità politica: Realacci, e stato tra i fondatori dei "Democratici per Prodi" e consigliere di Rutelli.
Ma per la spericolata ricostruzione politico/pettegola di A.N. dell’Elba, Realacci avrebbe chiesto aiuto all’esponente post-fascista Matteoli per entrare in un governo diretto da Giuliano Amato (Rutelli era uno dei papabili anche per il Governo D’Alema). E’ evidente che se Realacci avesse deciso di scodinzolare con qualcuno per diventare Ministro avrebbe certamente scelto un altro!
Oppure, per gli amici di A.N., il Governo Amato è stato costituito dal centro-sinistra contrattando con il centro-destra e accettando i veti sui ministri da parte di Fini, Berlusconi e Matteoli?
E quindi il Governo "comunista" che bisognava abbattere, in realtà sarebbe stato il frutto di un mercanteggiamento con il Polo...
Suvvia, un po’ di serietà che ce n’è tanto bisogno!
----------Le valutazioni del Made sul voto nel suo complesso
Una lievitazione modesta di voti da parte dei DS, frutto del grande impegno profuso in campagna elettorale, dispiegando sull’Elba i pezzi da novanta del partito, compreso il Presidente del Consiglio. Dopo la svendita dell’Elba e il distacco della base, meglio produsse un convegno e una cena, che non una regata o un continuo passaggio in motoscafo, con famiglia, nei fine settimana.
Crescita di Rifondazione Comunista, come sempre il solito voto di protesta, frutto anche del disagio giovanile presente all’Elba, problema quest’ultimo da capire e risolvere.
Crescita della Margherita ovvero del voto moderato, incrementato da quelli spaventati da Berlusconi e sollecitati dalla parrocchia.
Attenuazione del voto del centro destra dove AN non riesce a supportare la coalizione, sorretta solo da Forza Italia. L’influenza dei comportamenti degli uomini presenti nei governi locali, indirizzano la scelta dei cittadini anche per il voto nazionale.
Con le motivazioni di cui sopra, i partiti nazionali pur rappresentando democraticamente la società civile, non sono fortemente credibili per produrre una svolta decisiva alle problematiche locali, in quanto la politica tradizionale è giocoforza rappresentata dagli stessi personaggi, non vi è rinnovamento se non parziale, le logiche sono sempre le stesse.
La lezione che viene da Rio Marina, dove i partiti sono stati tenuti a debita distanza e la gente di sinistra ha votato un senatore del centro destra, per l’elezione a sindaco, per giunta proveniente non dall’ambiente elbano, anche se legato all’Elba per legami familiari e da grande attaccamento, lascia capire quali siano i desideri degli elbani.
Essere amministrati da persone che pur avendo contiguità con i partiti tradizionali, in realtà si propongono ed agiscono come cittadini svincolati da ideologie, non in soggezione con l’apparato dirigente dei partiti stessi, liberi di proporre un programma, atteso dalle popolazioni residenti e nell’occasione messi insieme solo per fare concretamente le cose. Coalizioni quindi con l’indicazione di uomini non con il simbolo del partito accanto, ma personaggi che spendono soltanto le loro persone credibili, per come sono conosciute e apprezzate dall’opinione pubblica.
Il Movimento Autonomo dell’Elba, crede a questa impostazione della vita amministrativa locale e si impegnerà sempre per la sua realizzazione, nelle aspettative di cui sopra, proponendo prima i programmi e dopo gli uomini capaci di realizzarli.
--------Le valutazioni del Made sullo specifico di Rio Marina
Esprimiamo soddisfazione per la vittoria nelle amministrative di Rio Marina della lista n. 1 "Per un comune protagonista" con l’elezione a sindaco del senatore Francesco Bosi. Abbiamo sostenuto convinti i programmi della lista vincente ritenendoli coincidenti con le aspettative del nostro movimento, per il versante orientale dell’Isola. Con particolare attenzione abbiamo seguito la partecipazione alla lista civica di Aulo Guidetti, speravamo in una sua elezione al consiglio comunale, in quanto meritevole di far parte della compagine, portatore com’è di principi e valori che si richiamano a quelli del movimento autonomo e utili al soddisfacimento delle necessità del comune riese. Questo non si è verificato, pur fornendo Guidetti un contributo sostanziale nel far convogliare voti, nell’aumentare il livello dell’immagine morale della lista e nell’impegnarsi con entusiasmo per la riuscita del successo finale. La partecipazione di Guidetti all’attività amministrativa del proprio comune, riteniamo non debba esaurirsi qui, auspichiamo che egli possa essere chiamato a impegni futuri di collaborazione con i nuovi amministratori di Rio Marina.
Il Movimento Autonomo dell’Elba sostiene da sempre quei personaggi che sono pronti a lavorare per il miglioramento delle condizioni di vita del proprio territorio, a difesa del disinteresse dei vari centri di potere distanti dall’Elba.
Rivolgiamo quindi al sindaco Francesco Bosi i nostri migliori auguri di riuscita nel rilancio del comune di Rio Marina, per portarlo alle condizioni di vita e benessere degli altri comuni elbani, che avverrà sicuramente, oltre per le indubbie capacità del senatore, anche per l’aiuto ineludibile di tutti coloro, nessuno escluso, forze politiche e non, che sapranno impegnarsi in questa direzione. |
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