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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Bracconieri del mare (forse) uccidono e macellano un delfino
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E' davvero molto triste quanto è successo nel mare dell'Elba nei giorni scorsi. Si è trattato dell'uccisione di un animale protetto in un zona, anzi, ad esso "dedicata". Si tratta di un delfino (l'alto mar Tirreno, come è noto, è stato istituzionalmente riconosciuto come "Santuario dei cetacei") trovato morto, anzi "macellato" probabilmente da bracconieri del mare, nella spiaggia di Procchio, una delle più importanti dell'Elba. Sul grave episodio è intervenuta Legambiente con un allarmato e duro comunicato stampa che vi proponiamo, di seguito, in forma integrale. --------------------------------------------------------------------------------
La carcassa di un delfino si è spiaggiata a Procchio il 5 Maggio ed è stata poi rimossa dalla locale ASL. La carcassa del delfino è stranissima: le interiora appaiono intatte, la testa (quasi integra) è staccata con un taglio netto dal resto del corpo del mammifero, manca il resto del corpo e in particolare l’intera parte muscolare: il delfino sembra essere stato macellato e poi gettato in mare, anche in vicinanza della costa, visto che pesci ed organismi marini non hanno distrutto le viscere. E’ molto probabile che il delfino sia stato ucciso e macellato da bracconieri del mare. Infatti, questo tipo di pesca criminale ed illegale è molto remunerativa se si pensa che il mosciame di delfino (un "salume" realizzato con il filetto di questi cetacei) può arrivare a valere sul mercato illegale anche più di un milione il chilo. La cattura illegale dei delfini continua anche nei nostri mari, con la complicità di chi rivende sottobanco le carni essiccate dei delfini o di ristoratori di pochi scrupoli che riforniscono una ricca clientela di prodotti proibiti. Se il delfino spiaggiato a Procchio fosse stato macellato per farne mosciame (e le immagini lasciano davvero poco spazio ad altre ipotesi) sarebbe un episodio gravissimo, in particolare dopo l’istituzione del Santuario dei Cetacei. Invitiamo quindi gli organi di tutela a mantenere ben alta la guardia contro questa vergognosa e illegale pesca che prevede la macellazione di mammiferi intelligenti e protetti da leggi e convenzioni internazionali. Legambiente Arcipelago Toscano |
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