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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Regata dell'Amicizia: tutto bene... tranne il traghetto
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Si è ripetuta anche quest’anno a Porto Azzurro la rilevante iniziativa della Regata dell’Amicizia, ovvero una giornata di regata a vela, nella baia portoazzurrina che ha avuto come protagonisti, nei giorni scorsi, equipaggi misti, formati cioè anche da giovani disabili. Abbiamo definito questa iniziativa rilevante perché in effetti dà una lezione importante a tutti noi, dimostrando come la solidarietà rende possibile tutto anche ad un giovane meno fortunato degli altri. Quasi ottanta ragazzi portatori di handicap dunque hanno veleggiato nelle acque di Porto Azzurro, sentendosi per alcune ore protagonisti e appagati come i loro coetanei, in una società che purtroppo non dà invece loro le opportunità e… l’appagamento riservato a tutti gli altri.
Ed un esempio di questo lo si è avuto, purtroppo, subito dopo la regata, quando i ragazzi hanno preso il traghetto per tornare a casa, un traghetto (per altro della Compagnia di Navigazione pubblica Toremar) nel quale l’ascensore era guasto da dieci giorni (e dobbiamo aggiungere che la Compagnia era stata avvertita da tempo, almeno un mese, della necessità di dover traghettare un così alto numero di giovani disabili contemporaneamente).
Risultato: i ragazzi, non essendo disponibile l’ascensore per loro indispensabile, hanno dovuto attraversare lo stretto di Piombino "sistemati" nella stiva del traghetto, alcuni di loro hanno anche avuto lievi malori causati dalla mancanza di confort e dall’elevata temperatura della stiva.
Una forte denuncia di tutto questo è venuta subito dopo da "Vele insieme" l’associazione che ha organizzato l’evento assieme alla Regione Toscana, al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e al Comune di Porto Azzurro. Indignate le parole dell’associazione, che ha parlato di "viaggio da incubo" sottolineando anche come "lo stesso si sia svolto contravvenendo alle più elementari norme sulla sicurezza in mare".
Alla Regata dell’amicizia (e al… "viaggio da incubo" ad essa seguente) hanno partecipato ragazzi disabili provenienti dall’Istitituto Fondazione Don Gnocchi di Milano, dall’Aias e dal Cesi, dall’Istituto Agazzi (anch’esso di Milano), dal Centro Balù di Subbiano e dalle associazioni disabili dei Comuni di Roma, Milano, Firenze e Arezzo. |
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