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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Notevole successo della mostra sulla biodiversità, a Portoferraio, alla Telemaco Signorini
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Si è conclusa domenica 15 luglio presso il centro culturale Telemaco Signorini di Portoferraio, la mostra sulla biodiversità organizzata dall'Associazione Biologica A.B.A.E. in collaborazione con la Sezione Arcipelago del WWF e con il gruppo storico-culturale "La Torre". La mostra, che si poneva come obiettivo quello di far conoscere l'agricoltuta biologica all'Elba e le relazioni tra natura, rispetto dell'ambiente e mantenimento della diversità delle specie, possibili solo con l'adozione di metodi di coltivazione naturali e rispettosi dei cicli vitali e degli ecosistemi, ha riscosso un notevole successo.
Diverse centinaia di visitatori hanno ammirato le foto naturalistiche di Renzo Sardi, che hanno saputo cogliere gli aspetti più particolari della natura elbana facendoci scoprire insetti, farfalle, libellule, lombrichi e altre specie utili all'ambiente e all'agricoltura, i disegni di Agnese Nannini, che hanno rappresentato fin nei minimi dettagli antiche varietà di fiori e frutti, un tempo presenti nelle campagne elbane e poi soppiantati da varietà più adatte alla massimizzazione del profitto.
Adesso invece i produttori del biologico stanno tentando di riportare in produzione quei prodotti, nel tentativo di salvaguardare sapori e colori ormai dimenticati. Non è mancata la nitidezza dell'aquerello di Francesco Masci che ha illustrato l'alimentazione biologica attraverso tavole in cui, con un tocco umoristico, venivano descritte le varie famiglie di ortaggi.
Le aziende agricole biologiche che hanno organizzato la manifestazione (Monte Fabbrello, Del Bono Gigliola, Vecchia Trebbia, il Micio, Cooperativa Elbarium e Ballini Apicoltura) hanno messo a disposizione foto, anche antiche, sull'agricoltura e illustrato i metodi di coltivazione del passato, grazie anche alla presenza di antichi macchinari (botticelle, pompe per il vino, oggettistica per la trasfomazione dei prodotti, e un'antica "sgrappatrice" in legno) che i numerosissimi visitatori, molti dei quali stranieri, hanno particolarmente apprezzato grazie alle traduzioni in inglese delle varie didascalie. A tutti i visitatori è stato offerto, durante la mostra, un buffet di prodotti biologici delle aziende partecipanti.
"Uno sforzo organizzativo molto impegnativo" -commentano i rappresentanti delle Associazioni organizzatrici - "ma utile a richiamare l'attenzione sulla necessità di valorizzare l'agricoltura biologica o organica, quale metodo produttivo rispettoso dell'ambiente e della salute dell'uomo, troppo spesso marginalizzato a causa degli scarsi aiuti che riceve e che non consentono, specie alle aziende di minori dimensioni, di fronteggiare adeguatamente i costi, indubbiamente superiori rispetto alle produzioni agricole industrializzate che restano più competitive sul mercato grazie all'abbattimento delle spese ottenuto con l'utilizzo di sostanze e metodi produttivi pericolosi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso".
E si sta già pensando ad una replica della mostra. |
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