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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Graziana Rossi presenta le sue sculture in legno, a Portoferraio alla Linguella. I monaci tibetani invece concludono le loro "Danze per la pace"
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Inaugurazione sabato 21 luglio 2001 alle 19, nella Torre della Linguella. a Portoferraio, della interessante mostra di sculture in legno di Graziana Rossi dal titolo: "Il Legno e il Mare".
Potrà essere visitata fino al 31 luglio questa mostra piena di suggestioni e di ispirazione, proposta da una artista che utilizza spesso pezzi di legno lasciati dal mare sulle spiagge elbane, facendo emergere dalle loro forme contorte le storie e i personaggi che esse racchiudono.
Per le sue sculture, comunque, Graziana Rossi, utilizza, altre volte, anche legno nuovo, come il cirmolo, dall’inebriante di profumo. Il modo di lavorare il legno scelto dalla scultrice è talvolta anche faticoso poiché la materia da plasmare non è sempre duttile, ma forse è proprio questa fatica che la gratifica, una volta raggiunto il risultato final.
"E’ un pò – ci ha detto l’artista - come una lotta per dare una nuova vita a storie che altrimenti resterebbero per sempre sommerse nella sabbia".
Graziana Rossi è nata a Cesenatico nel 1952, ha studiato e lavorato a Bologna, dove ha aperto un atelier di attività creative (pittura, creta, telaio e lavoro su legno) dedicato all'infanzia. In seguito ha continuato la sua attività a Milano, estendendola al settore didattico.
Nel 1982 è approdata all'isola d'Elba, dove tuttora vive. Autodidatta da sempre, ama moltissimo lavorare con le mani tutti i diversi materiali naturali più o meno duttili. Da vari anni si dedica alla lavorazione del legno, di qualsiasi tipo e origine, prediligendo quello che strappa al mare d'inverno sulle spiagge dell'Elba. Dopo averlo sottoposto a numerosi e faticosi trattamenti per dissalarlo, lo prepara ad una nuova vita. I suoi viaggi, soprattutto nel Sud America e in Africa, sono stati per lei fonte di ispirazione: trasferisce sulle forme i segni e i profumi di quelle antiche culture.
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Giunge invece al termine Domenica sera la settimana di "danze per la Pace" proposte dai monaci tibetani del monastero di Drepung. Chiudono i 7 giorni df'impegno dei monaci le date di Porto Azzurro (sabato 21 luglio) e Capolicveri (Domenica 22 luglio). Tutto ciò dopo un settimana dura ma... costruttiva (almeno questo è l'augurio). Tutti gli spettacoli sono stati gratuiti anche se si poteva elargire ai monaci delle offerte che saranno utilizzate per rendere più vivibile la situazione di esilio di tanti tibetani.
E’ nota infatti la situazione in cui si trova questo popolo dal 1959, anno dell’invasione cinese del Tibet. Il leader spirituale tibetano, il Dalai Lama, è in esilio da allora in terra indiana, la popolazione, quando può, continua a fuggire dal proprio Paese in cerca di libertà... tutto questo in uno scenario di assoluta mancanza di mezzi, anche dei più basilari come il cibo per sopravvivere.
La solidarietà del ricco occidente è forse l’unico mezzo perché non vada perduto irrimediabilmente un bene prezioso quale è, per l’umanità intera, la cultura tibetana, ed è questo il motivo per cui è per noi quasi un obbligo contribuire nella misura in cui possiamo farlo.
Gli spettacoli, così come molte altre forme di aiuto e promozione per la cultura tibetana e per il buddismo, sono organizzati dal Centro Studi Tibetani "Rabten Ghe Pel Ling" con sede, nel nostro Paese, a Milano. Tra le varie iniziative merita di essere segnalata quella riguardante l’"adozione" a distanza di un monaco... Si tratta di provvedere, con una cifra (per noi) modesta, al sostentamento, ai bisogni essenziali di religiosi profughi nei monasteri indiani o di quelli rimasti (con sofferenze maggiori) nello stesso Tibet.
Ogni ulteriore informazione sulle adozioni a distanza dei monaci tibetani si possono avere all’indirizzo web http://www.gpling.org/adozioni.htm e, più in generale, nel sito del Centro Studi Tibetani si può trovare ogni dettaglio sulla pratica e sui significati essenziali della filosofia buddista |
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