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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Il Governo dice no alle richieste della Regione in tema di deroghe alla legge sulla caccia
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Il Consiglio dei Ministri, nell'ultima seduta del 9 agosto, ha bocciato la leggina-truffa sulla "caccia in deroga" approvata dal Consiglio regionale della Toscana lo scorso luglio, perché "eccede le competenze della Regione stabilite dall'art.117 della Costituzione" e pertanto, il prossimo 1° settembre, data di preapertura della caccia, storni e passeri non potranno essere fucilati in quanto specie protette.
Ne da notizia la LAV, Lega anti vivisezione, all'indomani delle dichiarazioni del consigliere regionale di Forza Italia, Lorenzo Zirri, nelle quali si rassicuravano i cacciatori sul fatto che il Governo avrebbe dato l'ok alla leggina.
"Non sappiamo perché Zirri abbia messo in giro una notizia totalmente infondata ed opposta alla verità dei fatti – ha detto in proposito Ennio Bonfanti, consigliere direttivo nazionale della LAV - anche perché il Commissario del Governo ha già ufficializzato alla Regione l'atto di bocciatura del Consiglio dei Ministri".
Evidentemente il Governo è più responsabile del "responsabile" nazionale dell'ufficio caccia di Forza Italia, Zirri, in quanto ha bocciato una leggina palesemente illegittima, un esempio di analfabetismo giuridico: la Regione Toscana, infatti, sa benissimo che la materia "deroghe su specie cacciabili" è di stretta competenza Statale".
Senza lo stop del Governo, si sarebbe sparato allo storno nei giorni 1 e 2 settembre e nel periodo dal 16 settembre al 31 gennaio, per un totale di 62 giorni di caccia; alle due specie di passero dal 16 settembre al 31 dicembre, per un totale di 47 giorni.
Considerato che era lecito abbatterne fino a 20 esemplari al giorno e che i cacciatori toscani che hanno chiesto negli scorsi anni l'autorizzazione a tale "caccia in deroga" sono stati 15mila, ne risulta che sarebbe stata consentita una strage annuale di ben 18.600.000 storni e 14.100.000 passeri nella sola Toscana!
"La... deroga ammazzapasseri – ha detto ancora Bonfanti - è stato l'ennesimo atto di sudditanza della Regione Toscana allo strapotere del mondo venatorio, l'ultimo favore concesso all'insegna del clientelismo ai 119mila cacciatori toscani. La Regione, dietro il pretesto del federalismo, vuole demolire le norme statali ed europee a tutela della fauna!".
La LAV contesta anche l'immagine degli uccelli distruttori di messi: "Quello dei danni all'agricoltura - ricordano Fausto Giommoni e Dalia Innocenzi, responsabili LAV Toscana - è solo un vergognoso pretesto per liberalizzare la caccia.
Ammesso e non concesso che i fantomatici danni degli storni ammontino alla cifra di 500milioni di lire diffusa dalla Regione, chi verifica l'effettiva consistenza dei danni? Non c'è per caso... la volontà di creare un allarme che spiani la strada alla libera caccia di questi uccelli? Basterebbe che una sola provincia rinunciasse a liberare fagiani o lepri da ripopolamento per ottenere una somma di pubblico denaro ben superiore a questa (una lepre "pronta-caccia" costa circa 300.000 lire)".
La LAV, infine, invita "i massimi rappresentanti delle istanze venatorie (l'assessore Tito Barbini, presentatore della leggina bocciata, ed il consigliere Zirri, strenuo difensore della stessa) ad astenersi dal continuare a promettere impossibili ed illegittime leggine e decreti di liberalizzazione selvaggia della caccia, iniziative che in questi anni si sono tradotte solo in colossali prese in giro degli stessi cacciatori ed in sonore bacchettate dei giudici del TAR (con le annuali sospensive a seguito di nostri ricorsi) ed oggi, addirittura, del Governo". |
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