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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Incendi boschivi: serve la prevenzione
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In Sardegna un magistrato usa il "pugno di ferro" con un presunto incendiario. Sono giuste, in un caso "indiziario, come questo misure forti o sarebbe preferibile una più incisiva politica della prevenzione degli incendi? --- di Marcello Camici
Il WWF Italia, nella persona del vicepresidente nazionale, registra un importante ed innovativo provvedimento del GIP di Cagliari che ha emesso una ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un soggetto denunciato come presunto responsabile di un incendio boschivo in Sardegna ai danni dell'oasi WWF di monte Arcosu. Il corpo forestale ha infatti richiesto al magistrato una misura di interdizione per impedire la reiterazione del gesto criminoso con divieto per il soggetto di recarsi nuovamente nell'area boschiva. Il P.M., conseguentemente accogliendo la richiesta della forestale, inoltra al GIP di Cagliari richiesta di applicazione della conseguente misura cautelare.
E successivamente il GIP adotta il provvedimento in questione. Per la prima volta nel nostro paese un magistrato emette un'ordinanza applicativa di custodia cautelare finalizzata in modo specifico ad inibire ad un presunto incendiario di recarsi e frequentare un'intera area territoriale di elevato valore ambientale.Va sottolineato che si tratta di un caso ancora in fase istruttoria e non ancora definito con sentenza; di un provvedimento con fine cautelativo preso sulla base di un principio di prudenza e prevenzione che produce immediatamente i propri effetti.
Il vicepresidente nazionale del WWF Italia afferma che questa ordinanza potrebbe essere efficacemente adottata da altri uffici del GIP sul territorio nazionale a carico di tutti quei soggetti denunciati come presunti responsabili di incendi o, a maggior ragione, riconosciuti già colpevoli. Affermare che un'ordinanza di un GIP possa essere adottata anche da altri uffici a carico di tutti quei soggetti denunciati come presunti responsabili di incendi non ci trova del tutto d'accordo e il provvedimento cautelare del GIP non si può ritenere un importante ed innovativo elemento di lotta agli incendiari.
Importante e innovativa sarebbe una politica del territorio che privilegi la prevenzione di incendi ed incendiari. La restrizione delle libertà individuali nella presunzione di colpevolezza è provvedimento severo che deve trovare profondi, motivati e gravi indizi di colpevolezza: elementi, questi, di giudizio e competenza del magistrato inquirente. Auspicabile è che la magistratura proceda con celerità e con giustizia ad una sentenza |
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