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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Orari dei traghetti: la FAITA chiede che dalle parole si passi ai fatti
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Da qualche tempo, la compagnia pubblica di navigazione è al centro dell'attenzione: prima perché sembrava che fosse stato soppresso il servizio gratuito di trasporto delle autoambulanze da e per Piombino (per fortuna, la questione è rapidamente rientrata, grazie anche all'intervento del Vice-Prefetto); poi, perché la compagnia stessa ha comunicato di voler ridurre i turni di riposo del personale di bordo con conseguente perdita di 34 posti di lavoro (e su questo è aperto il confronto con i sindacati di categoria, che già minacciano scioperi); infine perché dal 10 settembre scorso è entrato in vigore l'orario autunnale che prevede solo otto corse giornaliere (rispetto alle 15 del periodo estivo) e, per il secondo anno consecutivo, prevede pure l'ultima partenza da Portoferraio alle ore 20.
Siccome la prima partenza giornaliera è alle 5.10, l'Elba rimane per più di nove ore priva di collegamenti marittimi. E' evidente che questo genera un disagio considerevole sotto molteplici punti di vista: per il trasporto dei malati nelle ore serali, ad esempio. A tale riguardo, ci sia consentita un breve digressione: all'Elba non esiste neanche un eliporto decente; nelle ore notturne la piazzola di San Giovanni è inutilizzabile dagli elicotteri per motivi di sicurezza e il decollo deve dunque avvenire dalle strutture della Pila. Sappiamo che qualcuno ha proposto di creare l'eliporto in un'area retrostante la caserma dei Vigili del fuoco, mentre altri pensano alle caserme di Albereto. Vogliamo sperare che chi deve decidere lo faccia al più presto e che scelga la soluzione più logica e per tutti più conveniente.
Inoltre, se la stagione turistica tende a dilatarsi per la buona promozione e magari perché si è aiutati dalle condizioni meteorologiche, sarebbe opportuno che i nostri ospiti trovassero servizi adeguati, inclusi... orari dei traghetti decenti. Per quanto riguarda il nostro settore, mi risulta che ci sia, almeno in certe zone, un consistente movimento di svizzeri, austriaci e tedeschi sino ad ottobre inoltrato. Altro che 10 settembre! Nei giorni scorsi, a Marina di Campo, c'è stato il Festival della cucina italiana, che, come riportato anche dai giornali, ha richiamato all'Elba un alto numero di persone. E abbiamo anche delle importanti strutture termali che, quasi a metà ottobre, stanno ancora lavorando a pieno regime.
Infine, non va neanche dimenticato nemmeno il disagio per i residenti, anche se ormai, purtroppo, a certe cose si è fatta l'abitudine. In verità, bisogna anche aggiungere che quando, mesi fa, a primavera, una compagnia di navigazione genovese ha chiesto di istituire un servizio di collegamento che prevedeva, per la prima volta nella storia, due corse notturne per tutto l'anno, gli amministratori elbani... non hanno dato l'impressione di volersi impegnare più di tanto, considerato anche che l'iniziativa della "Catering & Shipping" non aveva suscitato grande entusiasmo neanche all'interno dell'Autorità Portuale piombinese. Poi, tutti sappiamo come è andata a finire, purtroppo.
Riteniamo dunque doveroso, da parte della Comunità Montana, che è l'ente di coordinamento dei Comuni elbani e che per prima ha sollevato il problema, convocare un tavolo di concertazione sugli orari, al quale possano sedere non solo i rappresentanti dei vari organismi pubblici coinvolti (Comuni, Prefettura, Capitaneria, Autorità Portuale, ecc.), ma anche le associazioni di categoria, che tra l'altro si sono già costituite in comitato per rappresentare al meglio le proprie esigenze di fronte alla società incaricata della redazione del Piano e del Regolamento del Parco e del Piano Pluriennale Socio-Economico. Considerato che i maggiori utenti del servizio di collegamento marittimo sono tutti coloro che vivono e lavorano all'Elba ci pare davvero un controsenso che la comunità elbana, nel suo complesso, non abbia mai avuto davvero voce in capitolo in materia di orari.
Per la FAITA - Il Presidente (Alberto Sparnocchia) |
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