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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Lavoratori stagionali: quali diritti?
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Elba isola ricca e felice oppure... isola ricca solo per pochi in tutto e per tutto specchio di quella che è la realtà nazionale? Difficile dirlo, forse dipende dai punti di vista, o dalle singole chiavi di lettura. Certamente bisogna sottolineare il fatto che l'industria turistica ha garantito all'isola un relativio benessere, una facilità nel trovare lavoro quantomeno stagionale. D'altro canto però le opportunità occupazionali al di fuori dell'industria delle vacanze sono rare e spesso precarie. Quindi un isola dalla mono economia turistica, e con una stagione che si riduce nei tempi di anno in anno. Insomma, sembra sempre più difficile liberarsi da questo dualismo esasperato tra estate e inverno. Della situazione occupazionale all'Elba e del rapporto spesso difficile tra impresa e lavoratori abbiamo parlato con il segretario della CGIL elbana Marcello Bonistalli, al quale abbiamo subito chiesti di fare il punto sulla stagionalità dell'isola. Si parla da tempo di creare le premesse perché si riesca a lavora tutto l'anno, ma con questa stagionalità esasperata facciamo ancora i conti.
Fondamentalmente sì. - ci ha risposto - L'occupazione è cresciuta ultimamente, con l'istituzione del Parco Nazionale, che certamente ha fatto molto ma dal quale ci aspettiamo certamente di più. La stagionalità invece pare un dato irreversibile per l'Elba, anche se può essere migliorata e la durata del periodo turistico allungata. All'Elba però avviene purtroppo anche una cosa peculiare, una "stortura" che andrebbe corretta: sul nostro territorio si reperiscono difficilmente professionalità molto importanti per il settore turistico. Mi riferisco alle figure di Capisala, Maitre, Chef, i capisettore insomma di un albergo come si deve. E i nostri alberghi debbono purtroppo andare a cercare fuori dall'isola, ed è un peccato. D'altro canto abbiamo una gran quantità di giovani che invece "fanno la stagione" nei livelli più bassi.
Quale è la situazione per quanto riguarda la conflittualità tra dipendenti e datori di Lavoro? Le vertenze insomma...
All'Elba c'è una forte e indiscutibile carenza sul fronte dei diritti dei lavoratori, che vengono negati fin troppo spesso. I fenomeni sono quelli noti, e riguardano il lavoro "in nero", riposi settimanali non concessi, ore di lavoro straordinario non pagate o pagate poco. E' proprio la stagionalità esasperata, questa sorta di "precariato", a causare questa messa in discussione dei diritti dei lavoratori, diritti che per altro vengono negati con maggior frequenza nelle piccole strutture piuttosto che nelle aziende alberghiere più grandi e rinomate.
Quante sono in media le vertenze che affrontate in un anno?
Dalle 50 alle 70 ogni anno, quasi tutte legate al lavoro stagionale. Per quanto cui riguarda assistiamo il lavoratore cercando innanzitutto una soluzione pacifica con il datore di lavoro. Il più delle volte questo è sufficiente a mettere le cose a posto. Solo in pochi casi siamo purtroppo costretti ad adire alle vie legali, con grande aggravio di costi proprio per chi non ha riconosciuto ai lavoratori i loro diritti.
Nel mondo del lavoro stagionale sono molte le professionalità. Qual è la categoria più "sofferente" sotto l'aspetto dei diritti negati?
Ci sembra che sia quella che "contiene" lavori quali il cameriere, il cameriere ai piani, il barista. Molto meno per quanto riguarda altri lavori come il sorvegliante o il bagnino, o il giardiniere. Non sono mai negati invece, ed è facile comprendere il perché, i diritti dei capi servizio, che i datori di lavoro fanno molta attenzione a soddisfare. In questi casi vengono fatti i così detti "contratti tutto compreso", sui quali comunque non siamo affatto d'accordo.
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