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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Corteo degli studenti contro l'ipotesi Moratti di riforma della scuola
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Hanno sfilato in corteo nei giorni scorsi gli studenti elbani. In agitazione e autogestione da diversi giorni, come i loro colleghi di tutta Italia, i ragazzi elbani protestavano contro l'ipotesi di riforma avanzata dal Ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti, in particolare contro l'eventualità che vengano sottratte risorse economiche alla scuola pubblica a favore invece degli istituti privati.
Oggettivamente però bisogna riconoscere che gli studenti elbani hanno anche qualche ragione di malcontento in più rispetto agli altri. Soprattutto i ragazzi dei due licei, classico e scientifico, che hanno in comune la sede, per altro del tutto inadeguata e bisognosa di urgenti ristrutturazioni e perfino, pare, di interventi per adeguarla alle vigenti normative anti incendio.
Insomma, situazione dell'edilizia scolastica all'Elba, in generale e non solo per i licei, tutt'altro che rosea, una situazione che giustifica dunque malcontento e protesta. Specialmente quando si viene a sapere che quei soldi che potrebbero dare ai liceali elbani un istituto degno... potrebbero invece essere usati diversamente e a favore di scuole private di chissà dove. E così hanno sfilato, come dicevamo: oltre trecento ragazzi per le vie di Portoferraio esibendo striscioni e scandendo slogan, soprattutto contro il Ministro.
E' stata comunque una manifestazione del tutto pacifica e civile, tanto che lo stesso Assessore alla pubblica istruzione del comune di Portoferraio, Riccardo Nurra, si è avvicinato ai ragazi ed ha preso la parola, ad un certo punto, elogiando i giovani manifestanti per la loro civiltà e sottolineando anche la condivisibilità delle loro richieste.
Nurra comunque, pur condividendo le preoccupazioni e le richieste degli studenti, ha anche ribadito la necessità di una riforma per la scuola italiana, parlando per altro con cognizione di causa dato che egli stesso è stato un insegnante per molti anni.
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