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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Provincia di Livorno impegnata per la pace in Afghanistan
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Dopo i gravissimi attentati terroristici dell'11 settembre e l'avvio delle operazioni militari in Afghanistan, la difesa della pace non è più solo una costante ispirazione democratica e civile, ma è divenuto un obiettivo urgente, concreto e drammatico.
La Giunta ed il Consiglio Provinciali hanno aderito, con un finanziamento, all'appello della Regione Toscana per sostenere l'attività di "Emergency", l'ospedale afghano di Gino Strada. A questo particolare Consiglio Provinciale ha preso parte, tra gli altri, anche Teresa Strada che ha raccontato la sua esperienza afgana e suggerito modi e forme per sviluppare l'azione umanitaria.
Di seguito il documento in proposito dei vertici della Provincia di Livorno, ma... vi proponiamo anche un'altro documento relativo a questo tema. Ci viene da alcuni studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale di Portoferraio ed è un forte appello al buon senso ed alla pace, oltre che una analisi spontanea e sincera di quei giovani che saranno il domani dell'umanita e sui quali abbiamo tutti molte speranze. ----------------------------------
Anche sul piano politico occorre che le Istituzioni Locali esprimano una forte sollecitazione affinché la lotta al terrorismo e la difesa del bene della pace si sviluppino parallelamente sul terreno della costruzione di nuovi rapporti internazionali, dell'isolamento dei terroristi e dei loro sostenitori, dell'eliminazione della rete terroristica internazionale. In tale quadro l'opzione militare è giudicata in modo diverso dalle varie forme politiche. Per alcuni si tratta di un male necessario ed inevitabile di cui contenere il più possibile gli effetti distruttivi dei quali limitare la durata nel tempo. Per altri, si tratta di un'azione inutile per la lotta al terrorismo, che rischia addirittura di alimentare, ed inaccettabile sul piano morale.
In ogni caso, è largamente condiviso il convincimento che l'azione militare non sia assolutamente sufficiente a sviluppare una efficace lotta al terrorismo e che determinanti siano invece le iniziative politiche internazionali che, passando anche da una valorizzazione dell'ONU, creino rapporti internazionali di maggiore giustizia e di conoscenza reciproca. Così come è determinante lo sviluppo di un'azione di "Intelligence" per smantellare la rete criminale.
Mentre sono impegnati, insieme ai capigruppo consiliari, a preparare su questi temi il consiglio dell'11 dicembre (a cui prederanno parte, oltre che Teresa Strada, anche Stefano Marini, Sindaco di Quarrata e Vicepresidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e Riccardo Toti in rappresentanza della Croce Rossa Italiana), il Presidente Frontera e il Presidente del Consiglio Marotti esprimono una forte e viva preoccupazione per l'aggravarsi della situazione in Palestina.
Frontera e Marotti ritengono ingiustificabile ed esecrabile il persistere di azioni terroristiche da parte di organizzazioni estremistiche palestinesi che colpiscono, come è accaduto in questi ultimi giorni, la popolazione civile, provocando barbari massacri. Ritengono altresì inaccettabile la risposta del governo israeliano di Sharòn che, bombardando il territorio di Gaza,densamente popolato da palestinesi, alimentano la stessa spirale terroristica, oltre a fare vittime innocenti. Prendere di mira, addirittura, come è avvenuto in queste ultime ore, le sedi dell'autorità palestinese di Arafat, sembra annullare in modo irreversibile ogni possibilità di dialogo, lasciando disarmati e impotenti tutti coloro che a livello internazionale e all'interno di Israele e dei palestinesi, vorrebbero credere possibile un percorso di pace.
Frontera e Marotti esprimono pertanto l'auspicio che dal Consiglio Provinciale dell'11 dicembre emerga un forte appello alla ripresa del processo di pace in Palestina e all'impegno da parte dell'ONU e delle maggiori potenze mondiali, ed in particolare da parte dell'Europa, per chiudere la ferita che dalla Palestina condiziona pericolosamente la pace mondiale.
Provincia di Livorno - Ufficio Stampa
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