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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Mutamenti climatici e povertà: un binomio da spezzare
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Esiste un crudele legame a doppio filo che vincola i mutamenti climatici al sottosviluppo. L'aumento dell'effetto serra causa infatti... crescita della temperatura, innalzamento del livello dei mari, progressivo scioglimento dei ghiacciai, avanzata dei deserti e delle zone aride rendendo i poveri sempre più poveri e, al tempo stesso, avviene che il sottosviluppo amplifica ed aggrava molti problemi ambientali, compresi quelli che influiscono sul clima.
Nella giornata internazionale per i diritti dell'uomo Legambiente ha lanciato la campagna "Clima e povertà, un mondo diverso è possibile". L'iniziativa vuole denunciare e combattere appunto il circolo vizioso che esiste tra mutamenti climatici e sottosviluppo.
La povertà e il rischio climatico sono i due ostacoli principali verso l'obiettivo di un mondo diverso e migliore e la condizione di assoluta miseria in cui vivono miliardi di uomini e donne è un fatto inaccettabile per ogni persona di buona volontà, oltre ad essere lo scenario che fa da brodo di coltura a fenomeni terribili come le guerre, il terrorismo e la contrapposizione tra civiltà e culture.
Quanto ai mutamenti climatici, rappresentano una minaccia che nel giro di un secolo potrebbe rendere letteralmente invivibili molte regioni della Terra. La campagna "Clima e povertà: un mondo diverso è possibile" si articola in iniziative d'informazione, giornate di mobilitazione, azioni concrete di solidarietà.
Queste le sue tappe:
distribuzione di materiali informativi sull'intreccio tra clima e povertà; una petizione popolare per impegnare il governo, le regioni, gli enti locali alla riduzione del 6,5% delle emissioni di anidride carbonica, per ottenere la destinazione dello 0,7% del Pil a programmi di cooperazione allo sviluppo e per rispettare l'obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero di persone che soffrono la fame del mondo; una proposta per ridurre del 50% entro 20 anni la dipendenza del nostro sistema energetico dal petrolio, attraverso azioni per promuovere l'uso razionale dell'energia e diffondere l'uso delle fonti rinnovabili; una raccolta fondi per finanziare progetti di solidarietà nel Sud del Mondo. "Il tema dell'intreccio tra mutamenti climatici e povertà - ha sottolineato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - chiama in causa la questione più vasta della globalizzazione. Legambiente è protagonista nel movimento che si batte contro l'ideologia liberista, contro il tentativo di elevare il profitto e il mercato a criteri principali di governo del mondo. Un mondo diverso è possibile e necessario, il primo passo per costruirlo è quello di fermare la spirale perversa tra mutamenti climatici e povertà".
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