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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Canile a San Martino: ormai è una necessità
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In molti in questi giorni testimoniano solidarietà ai "Ragazzi del canile", il cui presidente Michele Alessi, è stato incredibilmente condannato proprio per il suo impegno. C'è chi mette in evidenza la necessità che tutti noi si arrivi ad avere un nuovo atteggiamento verso gli animali e c'è chi invece critica aspramente le amministrazioni comunali per la loro insensibilità.
In questo contesto si è tenuto nei giorni scorsi un importante convegno a Portoferraio proprio su questi temi ed in particolare sul rischio della Leishmaniosi derivante dal fenomeno del randagismo. Come dire: sempre più necessario che vi sia una struttura che allontani il pericolo. Sul tema è intervenuta anche Legambiente e di seguito vi proponiamo il suo documento. ------------------------- Se i Sindaci elbani fossero stati presenti all'interessante convegno del 21 dicembre su "Randagismo e Leishmaniosi all'Isola d'Elba", avrebbero compreso meglio la necessità di intervenire immediatamente su una situazione che rischia di provocare danni alla salute della popolazione canina ed umana dell'Elba. Infatti, l'Elba rappresenta uno dei più preoccupanti focolai di questa grave malattia del cane che può essere trasmessa all'uomo attraverso la puntura di un insetto. Ebe delle Fabbriche, Presidente del Coordinamento Nazionale delle Associazioni Animaliste, ha indicato le caratteristiche per la costruzione di un canile modello, di scarso o nullo impatto ambientale e pensato per la salute degli animali che ospita e per il benessere degli uomini; quel canile sembra l'esatta copia di quello che dovrebbe sorgere a San Martino, su un terreno del Demanio Forestale Regionale e per il quale l'Ente Parco ha dato il consenso imponendo altre importanti garanzie di salvaguardia ambientale e per evitare il disturbo acustico e riservando ai soli operatori l'accesso con mezzi di servizio lungo una strada sbarrata al traffico automobilistico. E' quindi strano che la Soprintendenza, che ha avallato ben altri scempi ambientali (vedi Pontecchio) in zone di enorme valore ambientale e paesaggistico, oggi si opponga alla costruzione di un canile "leggero" in una valletta nascosta e impedisca col suo diniego la realizzazione di una struttura che sorgerebbe lontana dalle abitazioni e che, comunque, avrebbe tutte le garanzie per la sicurezza e la salute dei pochi abitanti di San Martino. L'emergenza canile è stata affrontata svogliatamente dai nostri sindaci che pure per legge dovrebbero tutelare la salute pubblica ed il benessere degli animali, nessuno voleva il canile sul proprio territorio oppure proponeva soluzioni impraticabili, dopo anni di palleggiamenti e rinvii, grazie alla disponibilità di Regione e Parco, si è arrivati a questa soluzione, altre, realisticamente, non appaiono all'orizzonte; bisogna far presto e bene il Canile a San Martino. Occorre che, nonostante la crisi politica e istituzionale che l'attanaglia, la Comunità Montana dell'Elba e Capraia indica subito una nuova Conferenza dei Servizi sul Canile Comprensoriale, quella sarà l'occasione per discutere e superare le perplessità della Soprintendenza accogliendo anche alcune osservazioni che ci sembrano sensate e che ridurrebbero ancora il già scarso impatto acustico ed ambientale del nuovo canile. Legambiente si appella al Presidente della Comunità Montana, ai Sindaci elbani, alla Regione Toscana ed al Parco Nazionale perché affrontino subito e con decisione una grave emergenza che rischia di avere ripercussioni anche sulla salute dei cittadini, intanto invita tutti i cittadini a firmare la petizione dei "Ragazzi del Canile" per la costruzione del nuovo Canile Comprensoriale a San Martino.
Legambiente Arcipelago Toscano
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