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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Editoriale - Diritto alla salute e spesa sanitaria - di Marcello Camici
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Diritto alla salute e diritto alla sanità: può essere un buon punto di partenza per parlare di salute e sanità. C'è differenza tra diritto alla salute e diritto alla sanità?
Penso che per diritto alla salute debbano intendersi i mezzi a disposizione di ogni singolo cittadino per prevenire la malattia e preservare lo stato di salute. Per diritto alla sanità penso debbano intendersi i mezzi a disposizione di ogni singolo cittadino per curare la malattia.
In Italia si fa fronte a questi diritti con un sistema sanitario che pare essere gestito per circa il 90% dal pubblico e per circa il 10% dal privato. Questo sistema fonda le sue radici sul principio di universalismo solidale.
Questo sistema pare costi allo Stato, cioè ai cittadini, oltre centodiecimila miliardi di lire all'anno, a tanto sembra ammontare il fondo sanitario nazionale, cioè le risorse finanziarie a disposizione che poi sono ripartite tra le regioni.
Ci sono regioni che hanno impegnato risorse economiche in campo sanitario fino al 60-70% del loro intero bilancio finanziario annuale. A fronte di questi enormi costi che sono in continuo aumento, è bene lasciare agli utenti il giudizio sulla efficienza ed efficacia nel loro impiego per attuare il diritto alla salute e alla sanità.
Parte importante del sistema sanitario, oltre ai cittadini, sono gli operatori sanitari (medici ed infermieri) nonchè gli amministratori a partire dai direttori, detti managers.
Poco tempo fa, parlando con un amico medico mi faceva notare, senza polemica ma con tono pacati e ormai deluso e rassegnato, che siamo parte integrante dell'unione europea ma le retribuzioni dei medici italiani sono tra le più basse se comparate con quelle omologhe dei colleghi europei.
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