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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
Direzione, Redazione e Amministrazione: info@elbaoggi.it
Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Primi incendi dell'estate elbana
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Primo allarme, all'isola d'Elba, della stagione 2002 per un incendio boschivo. Il fuoco ha riguardato stavolta la località Terranera a Porto Azzurro, proprio sopra il famoso laghetto di acque sulfuree.
Limitati i danni grazie all' immediato intervento dei Vigili del Fuoco e della Forestale, i quali hanno anche coordinato l'intervento dei volontari del gruppo Pegaso di Cavo, della Associazione Novac di Capoliveri e della Misericordia di Porto Azzurro, quest'ultima sempre presente con proprie squadre sul territorio comunale portoazzurrino quando circostanze particolari lo richiedono.
Sono andate bruciate solo poche migliaia di metri di macchia mediterranea, ma va segnalato che c'è stato anche un piccolo giallo: al momento dell'incendio, è stato dato per disperso un anziano agricoltore che coltiva dei campi limitrofi alla zona interessata dal fuoco.
Fortunatamente, con l'aiuto delle forze dell'ordine e della stessa Misericordia di Porto Azzurro, l'uomo veniva rintracciato sano e salvo nella propria abitazione di Porto Azzurro.
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Preso un bracconiere
Un'operazione antibracconaggio condotta dalla Polizia Provinciale all'Elba nei giorni scorsi ha portato alla denuncia di un uomo di 64 anni residente nella frazione campese di S.Ilario. In un normale servizio di perlustrazione gli Agenti Provinciali hanno trovato, all'interno di un fondo agricolo delimitato da una recinzione, nei pressi di S.Ilario, un significativo numero di trappole metalliche già armate per la cattura dei cinghiali.
Poco dopo la Polizia Provinciale, che si era appostata nel fondo, si imbatteva nel proprietario mentre questi pareva intento proprio ad un controllo della efficienza dei lacci.
All'uomo, denunciato alla competente Autorità Giudiziari, venivano sequestrati gli attrezzi per la cattura degli ungulati, e contestate alcune infrazioni non proprio lievi, tutte relative all'esercizio illecito della caccia: esercitata a calendario venatorio chiuso, con mezzi non consentiti e per di più all'interno del territorio protetto perimetrato dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Tutto ciò potrebbe costare diverse migliaia di euro al santilariese, che tra l'altro non è alla sua prima performance del genere dato che anni fa era stato sorpreso a cacciare di frodo con reti e richiami da uccellagione.
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