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Elba Oggi Settimanale di attualità e cultura dell'Isola d'Elba
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Registrazione Tribunale di Livorno n° 682 del 26 Febbraio 2001
Direttore Responsabile: Francesco Oriolo
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Festa del Mare di Rio Marina: lettera aperta di Fabio Mussi al sindaco
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Caro Sindaco di Rio Marina, Senatore Bosi,
Lei non se ne avrà, se Le invio questa lettera aperta. Ma sono così sinceramente sorpreso, che vorrei offrirLe con questa mia anche l'occasione di una replica pubblica.
Non voglio discutere della Festa del Mare, organizzata a Rio. Le forze armate italiane sono impegnate in così tante pericolose zone del mondo, in azioni prevalentemente di Peace keeping e Peace enforcing, da meritare il rispetto, la solidarietà, la riconoscenza dei cittadini.
L'Italia anche per questo svolge una riconosciuta azione positiva nelle principali aree di crisi. Se fosse l'argomento della discussione, mi sentirei di sostenere anche, per esempio, che, mentre condivido del tutto la presenza di militari a Kabul sotto il comando dell'Onu, penso che sia il momento di far tornare a casa le due navi della marina militare presenti nel Golfo Persico nel quadro della operazione Enduring Freedom.
Ma la decisione spetta al potere politico. I militari fanno semplicemente il loro dovere. Avrei per aggiunta qualche osservazione sul modo di organizzare la manifestazione elbana, ma non è questo ora il punto.
Vorrei piuttosto discutere con Lei di alcune Sue parole, riportate - e da lei personalmente confermate, leggo - dal giornale Il Tirreno del 13 giugno. Si tratta di una telefonata alla madre, consigliere comunale Ds, di un ragazzo che poi risulta denunciato dalla Guardia di Finanza. Dunque.
"Sabato avevo saputo che c'erano dei giovani che stavano preparando qualche protesta, siccome mi sembrava paradossale ...". Come, Le sembrava paradossale? Una protesta può essere giusta o sbagliata, condivisibile o non condivisibile, ma mai paradossale!
Ha presente l'art. 21 della Costituzione? "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto o ogni altro mezzo di diffusione". Qui siamo nel titolo della Carta che parla dei diritti fondamentali, dei più sacri e intangibili. Che, insomma, definisce il campo della libertà e della democrazia. Senza questi diritti riconosciuti e garantiti, la libertà non ha più casa. Ma andiamo avanti.
"Ho telefonato al segretario del partito a cui appartiene la donna". Al segretario del partito? I diritti dei cittadini, giovani o anziani non importa, non sono nella disponibilità dei partiti. Perché quella telefonata?
"Ho telefonato alla signora, facendole presente che in paese ci sono ragazzi che potrebbero poi avere ulteriori problemi, e che lei, in qualche modo, potrebbe averne avuto la responsabilità morale per il ruolo che riveste". Ma Lei si rende conto che una frase così, soprattutto in bocca ad un uomo di governo, suona come una esplicita minaccia?
Ora, mi è già capitato di usare gli strumenti parlamentari per chiedere conto al Governo delle perquisizioni e dei sequestri avvenuti a Rio Marina a danno di un gruppo di ragazzi. E ho potuto constatare l'imbarazzo del ministero competente che mi rispondeva. Si è visto come è andata a finire. Non voglio fare il bis. Ma non me la sento di far finta di nulla, di fronte a questo nuovo episodio.
Lei non immagina, quanto a questo punto mi interessi la Sua risposta.
Cordialmente On. Fabio Mussi
Roma, 13 giugno 2002
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